Britney Spears accusa il padre di tentata estorsione

Nuove accuse contro Jamie Spears, padre e tutore legale di Britney Spears. L’avvocato della popstar, Mathew S. Rosengart, ha presentato in tribunale nuovi documenti in cui si parla di tentata estorsione da parte di Jamie ai danni della figlia, chiedendo le sue dimissioni immediate da tutore. Secondo l’avvocato della cantante, infatti, l’uomo starebbe chiedendo circa due milioni di dollari in pagamenti al suo team legale e all’ex business manager Tri Star. Nell’ultimo round di un’aspra battaglia legale, Rosengart ha dichiarato: “Il signor Spears e il suo avvocato sono ora avvisati: lo status quo non è più tollerabile e Britney Spears non subirà estorsioni”. 

“Il palese tentativo del signor Spears di barattare la sospensione e la rimozione in cambio di circa 2 milioni di pagamenti, in aggiunta ai milioni già raccolti dal patrimonio della mia cliente dal signor Spears e dai suoi soci, è un fallimento”. Gli avvocati del 69enne Jamie Spears hanno presentato documenti al tribunale ad agosto dicendo che si sarebbe dimesso, sostenendo però che “non ci sono motivi reali” per la sua sospensione o rimozione. Ciò è avvenuto dopo che Britney Spears, con una testimonianza bomba alla corte di Los Angeles, ha descritto la tutela del padre come “abusante”. 

Rosengart ha affermato che la rimozione immediata di Jamie è necessaria e ha chiesto a Brenda Penny, il giudice del caso, di rimuoverlo alla prossima udienza del 29 settembre. Ha anche detto a Jamie che lasciare l’incarico subito e volontariamente sarebbe la “cosa legalmente corretta, decente e gentile da fare”. Ha detto: “Il mondo ha ascoltato la testimonianza coraggiosa e convincente della signora Spears. La vita di Britney Spears è importante. Il suo benessere è importante. Ogni giorno è importante. Non c’è motivo di aspettare”. Il documento aggiunge: “Jamie Spears deve dimettersi o essere sospeso entro e non oltre il 29 settembre 2021”. 

(Adnkronos)