Carlo III, tutto pronto per l’incoronazione del re

(Adnkronos) – Tutto pronto per l’incoronazione di Carlo III e, con lui, della regina consorte Camilla. Alle 12 ora italiana andrà in scena la cerimonia formale e religiosa antica più di mille anni, con un alto valore simbolico e politico di proiezione dell’immagine della monarchia e della Gran Bretagna. Ed è per questo che l’intero evento- il nome in codice è “operazione Globo”- è studiato nei minimi dettagli, per essere allo stesso tempo solenne e festa popolare. 

La giornata comincerà con la processione reale da Buckingham Palace fino all’Abbazia di Westminster. Assiso sulla Coronation Chair, un trono con 700 anni di storia, Carlo giurerà quindi da sovrano, verrà unto d’olio dall’arcivescovo di Canterbury e riceverà i simboli del suo potere: la corona, lo scettro e il globo. 

Carlo ha scelto una processione più ridotta rispetta a quella dell’incoronazione della madre nel 1953, con solo 200 militari, in gran parte della Sovrana scorta della cavalleria reale. Ma nell’insieme l’evento coinvolgerà 6mila uomini delle forze armate, nella maggiore operazione cerimoniale militare degli ultimi 70 anni. 

Rompendo con la tradizione, vista probabilmente anche l’età dei due sovrani -74 anni lui, 75 lei- è stata scelta per la processione la carrozza del Giubileo di diamante, più comoda e molleggiata, dotata di aria condizionata e vetri elettrici, e pur sempre trainata da sei cavalli. Al ritorno, per la processione in senso inverso, i sovrani saliranno invece sulla carrozza d’oro, usata in tutte le incoronazioni fin dal 1830. E non mancherà l’atteso saluto dei sovrani e la famiglia reale dal balcone di Buckingham Palace, seguito dal sorvolo degli aerei militari. 

“L’incoronazione di re Carlo III e la regina Camilla sarà una bella occasione, gioiosa e storica” ed “una celebrazione di chi siamo oggi in tutta la nostra bellissima diversità”. E’ quanto dichiara l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che oggi officerà la cerimonia. “La gente certo si aspetta di essere colpita dalla maestosità e sacralità della cerimonia, ma sarà anche invitata a fermarsi e riflettere – ha poi aggiunto – riflettere sul nostro passato, sul nostro futuro, mentre preghiamo per il nostro nuovo sovrano, le nostre vite e su come siamo chiamati a servire gli altri”.
 

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