Caso Cospito, “rivelazioni di segreto d’ufficio”: imputazione coatta per Delmastro

(Adnkronos) – Il gip di Roma ha disposto l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis. Per il giudice in particolare sussiste sia l’elemento oggettivo che quello soggettivo del reato.  

La Procura di Roma, che ora dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio, aveva chiesto l’archiviazione per Delmastro ritenendo l’esistenza oggettiva della violazione ma che non ci fossero prove sull’elemento soggettivo, ovvero che fosse consapevole dell’esistenza del segreto.  

Delmastro era stato interrogato lo scorso 17 febbraio dai pm di piazzale Clodio titolari dell’inchiesta, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo. L’indagine era stata avviata dopo l’esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in relazione all’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli sulla vicenda Cospito. Nell’esposto che ha dato origine al procedimento si faceva riferimento alle conversazioni in carcere tra l’anarchico e un esponente della ‘Ndrangheta e un camorrista avvenute tra dicembre e gennaio scorsi poi lette in aula.  

“Prendo atto della scelta del Gip di Roma che, contrariamente alla Procura, ha ritenuto necessario un approfondimento della vicenda giuridica che mi riguarda”. Commenta in una nota il sottosegretario alla Giustizia. “Avrò modo, davanti al Giudice per l’udienza preliminare – afferma Delmastro – di insistere per il non luogo a procedere per insussistenza dell’elemento oggettivo, oltre che di quello soggettivo. Sono fiducioso che la vicenda si concluderà positivamente, convinto che alcun segreto sia stato violato, sia sotto il profilo oggettivo che sotto il profilo soggettivo”, conclude l’esponente FdI.  

(Adnkronos)