(Adnkronos) – Per la maggior parte dei ragazzini essere Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley è puramente un sogno a occhi aperti. Eppure da quasi 25 anni Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint lo sono davvero: scelti nel 2000 quando erano bambini per interpretare i tre protagonisti della saga fantasy che sarebbe durata dieci anni, diventando un fenomeno culturale di impatto planetario, i loro volti sono ancora quelli dei tre maghetti di Hogwarts nell’immaginario collettivo. Ora però le cose cambiano: altri tre bambini cresceranno impugnando le bacchette magiche di questi celebri personaggi.
Come è noto, Hbo ha messo in produzione un remake di ‘Harry Potter’: una serie tv in sette stagioni (una per ogni libro della saga letteraria di J.K. Rowling) che sarà trasmessa sulla nuova piattaforma streaming Hbo Max. Da poche ore la produzione ha aperto i casting e adesso migliaia di bambini potranno tentare di diventare delle star globali.
Al momento i casting sono aperti solo per i ruoli dei tre protagonisti. Hbo chiede che i bambini che si iscrivono alle selezioni abbiano, ad aprile 2025, un’età compresa tra i 9 e gli 11 anni e che siano residenti nel Regno Unito o in Irlanda. Sul sito dedicato, la produzione ci tiene a specificare che non ci sono altri requisiti. “Stiamo cercando un cast inclusivo e diversificato”, si legge. “Per favore iscrivete interpreti qualificati per ogni ruolo, senza badare a etnia, sesso, disabilità, razza, orientamento sessuale, identità di genere o qualsiasi altro elemento protetto dalla legge, a meno che non sia indicato nello specifico”.
Per partecipare bisogna inviare due video sulla piattaforma dedicata. Nel primo, della durata di massimo 30 secondi, viene chiesto di interpretare “usando il proprio accento” una piccola poesia o una storia a scelta. “Può essere – si legge sul sito – il tuo libro preferito, una poesia che ami, un monologo da uno spettacolo teatrale o qualcosa che hai scritto tu. Ma, per favore, niente da ‘Harry Potter'”. Nel secondo video, che non deve superare il minuto, si chiede al bambino di raccontare qualcosa di sé, inclusi la propria data di nascita, l’altezza e il luogo in cui vive. Poi viene chiesta la descrizione di un membro della famiglia, un amico oppure un animale a cui il bambino è particolarmente vicino. E anche questa volta è importante usare il proprio accento.
Per registrare i video basta uno smartphone, uno sfondo neutro e una stanza silenziosa. La produzione chiede di inquadrare il bambino da vicino, in modo che il suo viso sia ben visibile, e di lasciare che indossi ciò che preferisce.