Chiulli (Uim), ‘per la motonautica Montecarlo il più importante laboratorio della sostenibilità’

Un altro grande successo per il Monaco Energy Boat Challenge, giunto alla sua 8a edizione. Organizzato dallo Yacht Club de Monaco, in collaborazione con la Federazione Internazionale di Motonautica (Uim) e la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l’incontro è stato ancora una volta l’occasione per parlare di nuovi sistemi di propulsione puliti e alternativi, anche grazie al supporto dei partner Iqos e Credit Suisse, affiancati da Bmw e YPI. “È stata una giornata molto importante per la sostenibilità, per la nautica e la motonautica mondiale”, ha dichiarato il Presidente Uim, Raffaele Chiulli. “Qui a Montecarlo abbiamo vissuto un grande momento di incontro e di scambi di idee su tematiche importanti come la transizione energetica e la propulsione a idrogeno. Ma la cosa più bella -ha proseguito Chiulli- è aver visto tanti giovani ingegneri che vogliono mettere in pratica soluzioni innovative, per far sì che ci sia una mobilità in mare sempre più sostenibile. Come Uim siamo orgogliosi di aver contribuito affinché ci sia una sempre maggiore tutela per l’ambiente marino”. 

“L’importanza del Monaco Energy Boat Challenge ha richiamato anche altre federazioni sportive che sono venute a trovarci per saperne di più. Insieme al Principe Alberto -grande ambasciatore di sostenibilità, con il quale siamo orgogliosi ed onorati di poter collaborare- è infatti venuto a trovarci anche il Presidente della FIA, Jean Todt”, ha concluso Chiulli. Tra gli ospiti spiccano sicuramente i nomi del Principe Alberto di Monaco, dell’Ing. Marco Casiraghi, dell’ex pilota Michael Horn e di Laurent Mekies, Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari. Da sottolineare anche la presenza di esponenti dell’Estaca, l’unica scuola di ingegneria francese (fondata nel 1925) che offre formazione in 5 settori di trasporto: aeronautico, automobilistico, navale, spaziale e in sistemi di trasporto guidato. 

La grande partecipazione da ogni parte del mondo -con 32 team, 22 università e 17 nazionalità intervenute- ha permesso di affrontare le tematiche con eterogeneità e vivo interesse, soprattutto in occasione della tavola rotonda “Monaco Hydrogen Working Group”. Tra scambi di vedute e proposte di vario tipo, i partecipanti hanno confermato una volta di più come l’idrogeno sia il combustibile del futuro. Non avendo questo bisogno di ricarica, infatti, può essere immagazzinato ed utilizzato su richiesta come combustibile green o riconvertito in elettricità tramite una cella a combustibile. Dal punto di vista della competizione, sono stati giorni di spettacolo e curiosità per gli appassionati, con le imbarcazioni in gara nelle tre classi Energy, Solar e Open Sea. 

Al termine della rassegna, UniBoAT (Italia) è risultata la migliore nella Energy Class con 1200 punti, seguita dall’imbarcazione olandese-monegasca E-Racing Team (600) e dalla francese Capgemini Engineering (596). In Open Sea Class ha avuto la meglio l’Hynova Team (Francia) con 794 punti totali, mentre l’imbarcazione monegasca Lanéva Boats (700) e quella svedese Candela (694) hanno completato il podio. Sunflare Solar Team (Olanda), infine, ha dominato la Solar Class con 1200 punti finale, precedendo la svizzera Swiss Solar Boat (769) ed i connazionali di HAN solar Boat (675). 

(Adnkronos)