Cimici dei letti in Francia, corre la paura sui social: “Arriveranno in Italia?”

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L’invasione di cimici da letto a Parigi ha acceso la psicosi anche Oltralpe per questi minuscoli insetti, dal nome scientifico Cimex lectularius e l’aspetto di piccole blatte marroni o nere. “Arriveranno anche in Italia?”, è la domanda che in tanti si fanno sui social, dopo aver letto e, soprattutto, visto le immagini dell’infestazione francese. Un’ondata di panico e disgusto attraversa ormai il Paese, a Parigi turisti e cittadini hanno paura anche a sedersi. La presenza delle cimici dei letti non è più solo un problema di hotel ed eventualmente case private: sono state scovate sui sedili di autobus e metro, treni ad alta velocità e all’aeroporto Charles de Gaulle, come dimostrano foto e video postati dai viaggiatori, che stanno facendo il giro del web. Durante l’estate, quando è cominciata l’infestazione, non sono stati risparmiati neanche i cinema. 

Un grave danno d’immagine per la Francia, che sta cercando di correre ai ripari con massicce disinfestazioni per debellare il fenomeno entro i Giochi olimpici del 2024. Il vicesindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha dovuto ammettere alla televisione pubblica francese che “nessuno è al sicuro. Ci si può prendere le cimici dei letti ovunque e portarle a casa, e non individuarle in tempo finché non si saranno moltiplicate e diffuse”. Secondo l’organismo nazionale sanitario francese Anses, tra il 2017 e il 2022 l’11% delle case francesi è stata infestata da questi insetti. Le autorità parigine hanno ricevuto un aumento delle richieste di aiuto e le aziende private hanno registrato un livello insolitamente alto di richieste di fumigazione nelle ultime settimane.  

L’allarme è talmente alto che, a fine settembre, il quotidiano ‘Le Parisien’ ha messo le cimici dei letti in prima pagina, definendo il problema una forma di “terrore domestico”. Un terrore non solo francese. Su X gira la ‘notizia’ che gli insetti siano arrivati a Milano via treno e sale la preoccupazione di tanti utenti. Oltre ai materassi, possono trovarsi nei vestiti e nei bagagli. Escono allo scoperto di notte, per nutrirsi di sangue umano.  

Oltre a edema ed eritema, spesso causano anche disagio psicologico, problemi di sonno, ansia e depressione. Le cimici, seppur considerate dei potenziali vettori di malattie, non sono coinvolte nella trasmissione di alcun agente patogeno che possa causare patologie nell’uomo, precisa l’Istituto superiore di sanità. La puntura, però, provoca edema ed eritema locale pruriginoso, dovuti in buona parte a fenomeni allergici conseguenza dell’inoculazione di un anticoagulante contenuto nella saliva dell’insetto. La reazione è soggettiva: in alcuni casi l’infiammazione locale è notevole, in altri praticamente assente. Grattarsi – avvertono gli esperti dell’Iss – può causare infezioni secondarie batteriche nella zona edematosa. Pesanti infestazioni, come a Parigi, possono causare disturbi al sistema nervoso e alla digestione in soggetti ipersensibili. E’ stato anche riportato che i bambini che vivono in abitazioni pesantemente infestate possono soffrire di gravi forme di astenia.  

Eppure, nella seconda metà del XX secolo, le cimici dei letti sembravano scomparse. Le infestazioni nei Paesi industrializzati erano diventate così rare – spiega l’Istituto zooprofilattico delle Venezie in un Manuale per la prevenzione e la gestione dell’infestazione – che non sono state più considerate un problema di sanità pubblica. Il declino di questo parassita è dovuto ai miglioramenti socioeconomici e soprattutto allo sviluppo di insetticidi residuali come il Ddt. Ma, poco prima dell’inizio del nuovo millennio, si è cominciato a notare un aumento nel numero di infestazioni della cimice dei letti. Aumento che continua, creando seri problemi soprattutto agli esercizi di soggiorno. Il ritorno dell’insetto, dopo un’assenza prolungata, ha preso alla sprovvista i Paesi industrializzati, come si è visto in questi mesi in Francia. 

Le cimici dei letti sono insetti sfuggenti, si nascondono in un gran numero di crepe e fessure e richiedono perciò un’attenzione particolare per essere scovati ed eliminati. Nel tempo sono diventati sempre più resistenti ai trattamenti chimici utilizzati. La cimice dei letti è infatti l’infestante domestico più difficile da affrontare con successo. Pertanto, qualunque intervento per il controllo delle cimici va attentamente programmato, adattato alla tipologia del locale infestato ed eseguito in maniera professionale.  

Al contrario di quanto avviene per altri insetti infestanti – evidenzia l’Iss – l’obiettivo dell’intervento non può essere il ‘controllo’ delle cimici, ma si deve puntare esclusivamente all’eradicazione del focolaio, ovvero alla totale scomparsa di adulti, ninfe e uova. Un protocollo generico deve prevedere almeno 2 cicli di trattamento con insetticidi a una settimana di distanza l’uno dall’altro, ma va adattato alle esigenze specifiche di ogni singolo focolaio. Nelle abitazioni private, o in strutture simili, è generalmente sufficiente intervenire nella zona notte. In locali pubblici come alberghi, ostelli, navi passeggeri, è buona regola mettere in atto una forma, discreta, di quarantena mantenendo libere le stanze limitrofe a quella infestata fino a conclusione accertata dell’intervento.  

Una soluzione efficace che non prevede l’uso di sostanze chimiche è il vapore. Negli ultimi anni sono stati messi a punto apparecchi che emanano vapore secco surriscaldato, uccidendo le uova e le cimici adulte. Raggiungendo temperature molto elevate, le elimina per shock termico. Una precauzione che si potrebbe adottare dopo ogni viaggio, su vestiti e valigie, per evitare questi indesiderati ospiti a casa propria.  

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