Codice appalti, Lega: “Frasi Busia gravi, non può più guidare Anac”

(Adnkronos) – “Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo. Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile”. A dichiararlo è Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega, dopo le parole del Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione sul codice degli appalti.  

“Troviamo molto gravi gli attacchi che gli esponenti della Lega rivolgono al Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione” replica, invece, il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. “La colpa di Busia è solo quella di denunciare con forza le criticità del nuovo codice appalti. Dietro la richiesta della velocizzazione si nasconde l’abbassamento della qualità dei lavori e il rischio sempre più forte di infiltrazioni ancora più massicce della criminalità organizzata. La destra sappia che le preoccupazioni di Busia sono le nostre”. 

CHE COSA HA DETTO BUSIA – “Il vero punto non è costruire una scuola qualsiasi o una strada qualsiasi, nei tempi più rapidi possibile, ma costruire buone scuole e buone strade. Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche”. Sono state le parole di Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, utilizzate per commentare a ‘La Repubblica’ il nuovo Codice degli appalti. “Se le regole sono buone, ma si modificano le soglie così da applicarle solo a una minima parte degli appalti, vengono in realtà svuotate”, aggiunge. “Il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”. 

“Amministratori corrotti? No, nel modo più assoluto. I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi. Svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità” ha detto oggi il presidente di Anac Giuseppe Busìa, intervenendo alla trasmissione ‘L’Aria che tira’, su La Sette. “Verso i sindaci Anac nutro solo ammirazione, come pure verso i funzionari pubblici – ha aggiunto -. Sono persone nella stragrande maggioranza che servono l’istituzione e lavorano per fare bene. La fiducia che Anac dà ai sindaci è piena. Non solo. Anac si affianca alle amministrazioni che stipulano con noi un protocollo d’intesa, e le aiutiamo controllando gli atti prima e durante la gara, per ridurre il contenzioso”. Busìa è intervenuto anche sulla criminalità negli appalti. “Purtroppo ci sono settori in cui la criminalità è presente. Dovendo spendere grandi risorse in tempi stretti, i rischi sono alti – ha detto il presidente di Anac -. Controllabilità e trasparenza si possono conciliare con la rapidità del fare, attraverso il digitale. Non si perde tempo. La gara in sé non è il grosso del tempo che si spende. Se non si fa neanche un avviso le imprese migliori sono penalizzate. E se si scelgono imprese incapaci, sono queste a provocare ritardi”. 

 

 

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