(Adnkronos) – “Se potete, venite qui”. Edy Ongaro, il miliziano italiano ucciso nel Donbass, nel 2015 parlava in un’intervista della propria decisione di raggiungere la regione dell’Ucraina per unirsi alle forze filo-russe contro Kiev. “Mi chiamo Edy Ongaro, nome di battaglia Bozambo. Vengo dalla provincia di Venezia, Giussago di Portogruaro, un piccolo paesino come tanti in mezzo alla campagna”, diceva nell’intervista a Spasidonbass.ru riproposta all’epoca da Antenna 3.
“Con molto orgoglio e molto onore posso dire di essere parte della Prizrak, questo battaglione internazionalista, mi sento dal primo momento tra compagni e compagne. In ogni stato, in ogni parte del globo c’è qualche minoranza, qualche etnia che viene calpestata e allora bisogna reagire”, spiegava nell’intervista. A spingerlo nel Donbass “il rispetto verso se stessi e verso gli altri: questo dovrebbe portare molte persone, soprattutto per chi come me era in condizioni deplorevoli, scandalose per uno stato che si dice civile”, a fare la stessa scelta di ‘Bozambo’. “A queste persone dico; se potete, venite qui”, diceva. “Finché ci sarà aria nel mio corpo e finché sangue scorrerà, da qui non uscirò mai. La mia scelta è restare qui, sto cercando di avere la cittadinanza in queste repubbliche”.