(Adnkronos) – E’ stato l’omaggio ai settant’anni della televisione italiana la sorpresa del tradizionale appuntamento con il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia, che come di consueto è stato trasmesso in diretta da Rai Cultura su Rai 1. A dirigere la ventunesima edizione del prestigioso evento il maestro Fabio Luisi, alla guida dell’Orchestra e del Coro della Fenice. Il concerto ha conquistato ancora una volta il pubblico, che ha tributato ovazioni e standing ovation in particolare per il tenore Fabio Sartori e la soprano Eleonora Buratto.
La storica ricorrenza del 3 gennaio 1954, giorno di inizio delle trasmissioni Rai, è stata celebrata con un medley delle sigle più celebri del palinsesto televisivo: dal “Guglielmo Tell” di Gioacchino Rossini che segnava l’avvio dei programmi alla colonna sonora dell’Eurovisione, passando per le musiche divenute iconiche del Tg1, di Carosello, di Che tempo fa, il primo format meteorologico presentato dal colonnello Edmondo Bernacca, dello show Studio Uno e degli sceneggiati Pinocchio e Gian Burrasca. Al termine dell’omaggio alla tv, dai palchi si è levato, tra gli applausi, il grido “Viva la Rai”. Anche il centenario dalla morte di Giacomo Puccini (29 novembre 1924) e i 100 anni dell’inizio delle trasmissioni radiofoniche italiane (6 ottobre 1924) hanno avuto un loro omaggio nello spettacolo.
Il programma musicale del Concerto di Capodanno si è composto di due parti: una prima esclusivamente orchestrale con l’esecuzione della Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms, e una seconda dedicata al melodramma, con una carrellata di arie dal repertorio operistico più amato, intonate dal tenore Sartori e dal soprano, che si è conclusa, tra il tripudio degli spettatori, con “Va, pensiero, sull’ali dorate” dal Nabucco e con il brindisi “Libiam ne’ lieti calici” dalla Traviata di Giuseppe Verdi. Al termine oltre cinque minuti di applausi hanno convinto gli artisti a concedere il bis del famoso brindisi. “Da questo meraviglioso teatro desideriamo mandare all’Italia gli auguri per il 2024, perchè sia un nuovo anno pieno di salute, gioia e bellezza e soprattutto tanta musica”, ha detto il maestro Fabio Luisi.
Il programma del Concerto di Capodanno ha proposto una serie di brani amatissimi del repertorio lirico firmati Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Amilcare Ponchielli e ha preso il via dal coro verdiano tratto dai Due Foscari “Alla gioia… Tace il vento, è queta l’onda”. A seguire l’intermezzo orchestrale dalla Manon Lescaut di Puccini ha fato da introduzione a due pagine celeberrime dalla pucciniana Tosca, interpretate rispettivamente dal tenore Fabio Sartori e dal soprano Eleonora Buratto: “E lucean le stelle” e “Vissi d’arte”. Il Coro del Teatro La Fenice è stato protagonista nel brano della Traviata di Verdi “Di Madride noi siam mattadori”.
In scaletta anche i grandi classici del repertorio melodrammatico: di Puccini è stato eseguito il coro a bocca chiusa e “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly e “Nessun dorma” da Turandot; di Ponchielli la splendida “Danza delle ore” dalla Gioconda.
Ad accogliere gli ospiti in teatro il sovrintendente Fortunato Ortombina e il sindaco Luigi Brugnaro. Con loro sul palco centrale l’ambasciarore austriaco in Italia, Jan Kichert, nipote, tra l’altro, di un violoncellista dei Wiener Philarmoniker che suonò nelle prime edizioni del Concerto di Capodanno di Vienna. “Oggi l’ambasciatore tifa per il nostro Concerto di Capodanno a Venezia e non per quello di Vienna”, ha scherzato il sindaco. Kichert si è complimentato per “il bellissimo spettacolo” a cui ha assistito. Prima dell’inizio del concerto, il sindaco Brugnaro, insieme al sovrintendente Ortombina, ha voluto salutare le maestranze del teatro ringraziandole per l’ottimo lavoro svolto.