Convegno psicanalisi saltato per presenza israeliani, il moderatore Gerbi: “Spero in ripensamento”

(Adnkronos) – “Io sono costruttore di pace e mediatore e spero che ci sia un ripensamento, che si capisca che siamo colleghi. Non si può mischiare la politica con la psicologia”. Lo afferma all’Adnkronos David Gerbi, tra gli organizzatori e moderatore del convegno ‘Trauma personale e collettivo, condivisione di punti di vista ed esperienze professionali’ e membro della New Israeli Jungian Association (Nija) riguardo alla conferenza sui traumi del 7 ottobre prevista a Roma il 9 giugno e che, invece, è saltata a causa della presenza di esperti israeliani.  

L’evento era stato fissato, secondo Gerbi, “dopo lunga trattativa mettendo in chiaro che si trattava solo di far conoscere il trattamento del trauma da parte di psicologi e psicoanalisi junghiani che vivono in Israele visto che trattano gente traumatizzata. Ho fatto da mediatore e avrei fatto da interprete e moderatore al convegno, parlando le due lingue, ma improvvisamente è stato cancellato perché, da parte di soci dell’Aipa, ci sono state reazioni contrarie”.  

Secondo quanto riferisce Gerbi, per qualcuno la presenza di professionisti israeliani significava “sostenere e affiancare il governo militare e politico di Israele” al contrario “lo scopo non era politico” e il convegno voleva essere solo un’occasione di “scambio su come trattare il trauma e per condividere esperienze professionali e personali”. “Io – conclude Gerbi – spero ancora in un ripensamento: psicologia e politica non c’entrano nulla”.  

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