Gli esperti sui social l’hanno già battezzata Arturo (Arcturus), come la gigante rossa che è la stella più luminosa della costellazione del Boote, la quarta più brillante del cielo. E’ XBB.1.16, l’ultima variante ricombinante di Omicron. I riflettori si sono accesi su di lei perché il nuovo picco di Covid che si sta registrando in India potrebbe essere imputabile alla sua presenza significativa rilevata. Il pediatra Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità, segnala in un tweet il primo caso intercettato in Cina e spiega che al momento il sottolignaggio è stato rilevato in 17 Paesi, compreso Canada e Singapore, per un totale di 474 isolamenti.
Per l’esperto va tenuta d’occhio la situazione indiana, per capire se questo mutante riesce a superare l’immunità di una popolazione che ha affrontato diverse varianti, da Centaurus a Kraken. L’attenzione nel Paese è alta dopo che per la prima volta nel 2023 si è arrivati a superare quota 1.100 casi giornalieri, anche se il trend di ricoveri e mortalità al momento non risulterebbe preoccupante secondo alcuni esperti locali. Della variante Arturo si parla anche in un briefing tecnico dell’agenzia britannica Ukhsa (Uk Health Security Agency), che monitora eventuali “segnali” all’orizzonte. E fra quelli sotto i fari, per motivi che vanno dalla crescita relativa ai profili di mutazione di un certo tipo, viene citata anche XBB.1.16, insieme a XBB.1.9.1 (che sta rapidamente aumentando in proporzione e sembra essere l’unica con un significativo vantaggio di crescita rispetto a Kraken, pur nei piccoli numeri), e XBB.1.9.2.
Per quanto riguarda Arturo, il rapporto britannico spiega che “è un lignaggio con 3 mutazioni aggiuntive della Spike, trovato sia nel Regno Unito che a livello internazionale”, pur essendo “il numero totale di campioni” ancora basso. L’Oms ancora non cita XBB.1.16, almeno negli ultimi due aggiornamenti settimanali, ma segnala in generale l’elevato peso dei ricombinanti Omicron e della famiglia XBB, così come una quota crescente di sottolignaggi non assegnati. In India l’aumento dei casi di Covid arriva in un periodo in cui si sta segnalando anche una maggiore circolazione di influenza H3N2. Situazione per cui le autorità sanitarie del Paese invitano a sorveglianza e cautela.