(Adnkronos) – “Ai no-vax o ai negazionisti” del Covid “io dico semplicemente: basta guardare come viviamo oggi, che cos’è oggi il Covid rispetto a quello che era 2 anni fa, per capire che evidentemente ci siamo arrivati grazie alle vaccinazioni. Penso che sia questa la cosa migliore che posso dire a queste persone: guardate a come viviamo oggi e a come vivevamo due anni fa, a come la situazione è molto cambiata, a come abbiamo reso questo virus un virus diverso. Solo grazie evidentemente ai vaccini, ma anche ai farmaci che sono stati portati avanti sempre da quella scienza contro la quale loro professano”. E’ il messaggio di Matteo Bassetti ai no-vax che quotidianamente lo insultano sui social e telefonicamente, e talvolta anche dal vivo. “Scuse? Non ne voglio”, ribadisce.
Il loro, spiega all’Adnkronos Salute il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, “è un atteggiamento antiscientifico. Anche quello che c’è adesso contro il biolaboratorio” a Pesaro, contro il quale da giorni vanno avanti le proteste di chi sostiene che “sarà come Wuhan”. “Tutte queste posizioni sono facilmente confutabili e molto difficili per un uomo di scienza da comprendere”, riflette Bassetti, che in un dialogo ideale con i no-vax che lo hanno minacciato e insultato aggiunge: “Posso dire loro che il meglio deve ancora arrivare. C’è un grosso processo per stalking di gruppo e istigazione a delinquere per tutti quelli che mi telefonavano, che spero inizierà presto. Ci sono tante altre posizioni al vaglio degli inquirenti e sulle quali, come ho sempre detto, non mi fermerò. Andrò fino in fondo e non accetto assolutamente le scuse” di queste persone.
“Perché chi ha minacciato di morte me e i miei figli deve pagare, che sia con una pena detentiva tramutata eventualmente in economica, che sia con una pena pecuniaria per risanare il danno che hanno fatto. Questa è la mia posizione che non si muove di un centimetro. Non voglio le scuse, perché bisognava pensarci prima di farle certe cose”, dice.
“Recentemente – racconta l’infettivologo – sono stato a teatro con mia moglie e, una volta fuori, ho dovuto chiamare la polizia perché un negazionista no-vax mi ha inseguito e ha iniziato ad insultarmi. Direi che la situazione non è cambiata da quando ho cominciato la mia battaglia legale” contro gli autori di insulti e minacce che si sono susseguiti nel tempo via social e dal vivo. “Anzi, forse è anche peggiore. Purtroppo il clima è secondo me ancora più teso oggi di quanto lo fosse due anni fa. E se prima c’era qualche sparuto no-vax che mi telefonava, e ha messo il mio numero su un loro canale Telegram, oggi quotidianamente almeno 3 o 4 sui social mi insultano, arrivano telefonate sul numero dell’ospedale e mi lasciano messaggi in cui dicono cose terribili di me, della mia famiglia”. A raccontarlo all’Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. “Rifarei tutto”, precisa subito.
Ieri lo specialista ha reso noto via Facebook di aver ottenuto l’ennesima condanna di un no-vax che lo aveva “ripetutamente molestato e minacciato, anche di morte”. “Cosa mi dicono? Spesso che sono un ladro, un assassino, che ho fatto fare i vaccini e sono il diretto responsabile di morti. Oggi, poi – sottolinea – ci sono trasmissioni televisive che hanno fatto di questa battaglia contro le vaccinazioni e sulle morti improvvise il loro credo. Anche un giornale ha come linea editoriale questo. E ogni volta che va in onda una trasmissione, o esce un articolo” al riguardo, “io vengo portato come il capro espiatorio di tutta la campagna vaccinale. Praticamente sarei responsabile di tutte le scelte fatte anche dal Governo, scelte che peraltro qualche volta non ho neanche del tutto condiviso. Diciamo che in generale mi prendo anche colpe che non sono mie”.
Quello che è cambiato, puntualizza Bassetti, è “sicuramente il mio atteggiamento. All’inizio mi facevano molto male” questi episodi, “oggi meno. Ci sono più abituato e quindi non faccio altro che ‘bannarli’ e fare finta di niente. Certo, non è l’atteggiamento migliore. Ma quando esagerano, come ha fatto recentemente una giornalista con un video in cui mi ha pesantemente offeso dicendo che sono in conflitto d’interessi e che ho rubato il posto dove sono, ovviamente reagisco e questi casi vanno direttamente al mio avvocato e vengono perseguiti”.
Il no-vax che è stato condannato ieri oltre alla pena pecuniaria dovrà pagare un risarcimento di 3mila euro a Bassetti, e le spese legali e processuali. Un epilogo che si ripete spesso. Cosa ne farà l’infettivologo dei soldi che dovrebbe ricevere da chi viene condannato a versarli? “Io – puntualizza – ad oggi di denaro non ne ho ancora ricevuto. Vedrò quando saranno arrivati tutti. Ovviamente, tolte le spese legali, io credo che il modo migliore per utilizzare questo denaro sia di portare la mia famiglia a fare una lunga vacanza, per tutto quello che hanno dovuto subire. Perché – rimarca l’infettivologo – chi ha subito il peggio” da questi episodi “non è stato Matteo Bassetti, ma sono stati mia moglie e i miei figli, tirati in ballo, minacciati di morte. Hanno dovuto anche loro avere per un po’ la vigilanza e non è stato un bel periodo. Devo dire però che, se oggi guardassi indietro, rifarei esattamente tutto quello che ho fatto, visti i risultati che la campagna vaccinale ha ottenuto e quello che in qualche modo la scienza è riuscita a fare”.