Covid Cina, Bassetti: “Rischio nuove varianti, va aiutata”

“La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un ‘fuoco di ritorno’ delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda”. E’ l’analisi di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che commenta all’Adnkronos Salute il quadro con cui si sta confrontando la Cina, alle prese con una maxi ondata di contagi (sebbene non siano chiari i numeri di casi e morti), e lancia un appello affinché si tenda una mano al Paese.

“Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore”, conclude.

Ricordando il giorno in cui cadono i 2 anni dall’avvio delle vaccinazioni anti-Covid, Bassetti aggiunge: “Meno male che nel 2021 ci siamo tutti impegnati e abbiamo vaccinato contro Covid così tanta gente. E’ stata una straordinaria cavalcata che credo azzittisca a distanza di due anni il movimento no vax. Credo che oggi possiamo guardare il futuro con un certo ottimismo”. Era il 27 dicembre 2020, giorno passato alla storia in Europa come il V-Day tanto atteso, dopo mesi in cui il coronavirus Sars-CoV-2 aveva sconvolto vite, sopraffatto ospedali e chiuso intere società, portando con sé danni economici e psicologici inediti.

“Credo che comunque quello che sta succedendo in Cina”, dove è in corso un’ondata di contagi Omicron e da cui arrivano immagini di rianimazioni piene e notizie di molti morti, “celebri a 2 anni dall’inizio della campagna vaccinale il trionfo dei vaccini a mRna – osserva Bassetti – E’ una sberla, uno schiaffo al movimento no-vax che ha portato avanti per due anni l’idea che quelli a mRna fossero vaccini genici, sperimentali. Nella realtà – ribadisce – meno male che abbiamo fatto questi vaccini e non abbiamo puntato su vaccini diversi come per esempio quelli cinesi o quelli russi, o altro. Mi auguro che ora il movimento no-vax rimanga in un angolo, perché parlando continua a far danni e a far male”.

(Adnkronos)