Gli abitanti di Xi’an, la città cinese in lockdown dalla scorsa settimana per contenere i contagi da coronavirus, sarebbero a corto di scorte. La denuncia arriva su Weibo dove c’è chi chiede aiuto: “Qualcuno può salvarmi? Sto per morire di fame in casa”, afferma un messaggio riportato dalla Cnn. Da ieri a Xi’an sono state ulteriormente rafforzate le restrizioni e ai 13 milioni di abitanti viene chiesto di rimanere in casa, con la sola eccezione dei test di massa, mentre in precedenza poteva uscire ogni due giorni per la spesa un componente per nucleo familiare.
Negozi chiusi e divieto di uscire dalle abitazioni per centinaia di migliaia di persone anche a Yan’an, a circa 300 chilometri da Xi’an. Il Guardian riporta delle nuove disposizioni mentre la situazione preoccupa il gigante asiatico a poco più di un mese all’inizio dei Giochi olimpici invernali di Pechino.
L’ultimo bollettino della Commissione sanitaria nazionale, riportato dall’agenzia Xinhua, segnala 182 nuovi casi di trasmissione locale del Covid-19 – 180 dei quali nella provincia settentrionale di Shaanxi in cui si trovano Xi’an e Yan’an – 27 casi ‘importati’ e 21 relativi a pazienti asintomatici. Ieri, scrive il Global Times, a Xi’an si sono contati 175 casi confermati, compreso un neonato di appena 38 giorni. Per le autorità è il dato più preoccupante dal 9 dicembre.
Il Guardian sottolinea come il dato sui contagi in Cina, i casi di trasmissione locale più quelli ‘importati’ (209), sia il più alto dal marzo dello scorso anno. A Xi’an è partito il quinto ciclo di test di massa, riporta la Cnn, mentre il Global Times sottolinea come da inizio mese la città abbia segnalato 810 casi confermati di coronavirus. Le misure adottate dalle autorità, evidenzia la Cnn, si sono viste raramente dal primo focolaio segnalato a Wuhan. Dall’inizio della pandemia la Cina, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, ha segnalato 101.486 casi confermati di coronavirus con 4.636 decessi.