Lo scorso luglio, esattamente un anno fa, qualcuno disse che “il virus del Covid era morto. Da allora ci sono stati 92mila morti”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “Qualcuno un po’ di responsabilità morale su quello che è successo dopo” la prima ondata “per come ha buttato le cose sul facile prima, se la dovrebbe prendere”, ha detto Galli, sottolineando che “qualche politico che non nomino potrebbe anche nascondersi considerando quello che ha detto nel luglio scorso, esattamente un anno fa”.
“Credo fosse il 27 luglio al Senato – ricorda Galli, riferendosi al convegno organizzato da Vittorio Sgarbi a cui prese parte anche il leader della Lega Matteo Salvini – quando per quei signori il virus era morto. A quella data già c’erano stati circa 35mila morti ma soprattutto poi ce ne sono stati la differenza tra 35 e 127mila ovvero 92mila morti che sono i morti della seconda e della terza ondata avvenute dopo che quei signori hanno dichiarato che il virus era morto e la malattia clinicamente mutata ma inesistente. Certe cose si dimenticano con troppa facilità”.