Via le restrizioni ma l’emergenza sanitaria legata al covid non cessa. E attenzione al rischio di un’ondata di contagi tra giugno e luglio. E’ il quadro che delinea Walter Ricciardi. “L’emergenza giuridica può cessare. Non cessa quella sanitaria. Dal primo aprile, il fatto che non ci sia più la struttura commissariale, che corrisponde all’emergenza sul piano giuridico, mi preoccupa. Perché di fatto, quello che succederà è che, sul piano sanitario, continuerà la crisi e, probabilmente, continuerà la crescita dei contagi e, se non li interrompiamo, ci sarà un’ondata forte tra giugno e luglio”, dice all’Adnkronos l’ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza.
“Verranno ripristinati i meccanismi decisionali pre-pandemia. Servirà essere molto attenti perché se non coordiniamo bene in questa fase, in assenza di emergenza giuridica, ci sarà una porta aperta alla circolazione del virus tra le Regioni”, afferma.
Tra le misure, è compreso il ripristino della capienza piena negli stadi. Gli allentamenti delle misure anti Covid nelle manifestazioni all’aperto “si possono attuare a patto che ci sia il paletto dell’uso delle mascherine e del mantenimento, quando possibile, delle distanze di sicurezza. Quando invece si tengono 100mila persone vicine, senza mascherina, si spalancano le porte a Omicron 2. Se invece si fanno manifestazioni all’aperto in cui, anche stando uno vicino all’altro, si mantiene il rigoroso uso di questa protezione, si può fare”.