(Adnkronos) – “A livello nazionale, l’attuale incidenza settimanale dell’influenza in corso è almeno 5 volte più alta di quella della Covid-19 che del trend pandemico al momento mantiene solo la sua diffusione planetaria, avendo evidentemente perso nel tempo il vantaggio di trovare sistemi umani di difesa del tutto impreparati alla novità e, dunque, avendo perso molto in termini di contagiosità e di pericolosità critica. Poco per continuare a definire pandemia un’infezione virale che non sembra avere più le prerogative di un’urgenza sociale”. Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, commenta i dati del monitoraggio Covid della Cabina di regia dell’Iss-ministero della Salute.
“Mi parrebbe oggettivamente fuor di luogo – aggiunge lo specialista – attribuire oggi alla patologia causata dal cosiddetto ‘nuovo coronavirus’ le caratteristiche di un’emergenza, così come nel 2020-21 la Covid è stata universalmente conosciuta e subita in ragione della sua capacità di sorprendere il sistema immunitario dell’uomo non in grado di difendersi per mancanza di opportune contromisure”.
“Vale la pena trarre i giusti insegnamenti da questa lezione e soffermarsi sulle dinamiche che hanno portato l’umanità a sottrarsi rapidamente da un pericolo gravissimo, così come vale la pena – conclude l’immunologo – promuovere il completamento di un ciclo virtuoso soprattutto da parte di chi, per soggettiva fragilità, può ancora avere bisogno ancora di un valido scudo contro l’inutile rischio della malattia grave”.