L’annuncio di una probabile estensione del certificato verde da 9 a 12 mesi dalla seconda dose “è molto preoccupante perché lo stato emergenziale italiano secondo le norme attuali non può essere prorogato oltre il prossimo 31 dicembre”. In Italia, l’articolo 16 della Costituzione demanda alla legge la determinazione, in via generale, di limitazioni di emergenza nazionale e la legge stabilisce che la durata ‘non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi’. Ne parla con l’Adnkronos Edoardo Polacco, avvocato e presidente dell’Associazione Sentinelle della Costituzione, seguita da circa 200mila persone.
“Giuridicamente parlando è un fatto gravissimo. Alle offese normative in corso, si sta aggiungendo un ulteriore danno, ancora più illogico, dato che per estendere lo stato di emergenza il Parlamento dovrebbe emanare un’altra legge speciale, non un semplice decreto”. La richiesta del ministero della Salute che venerdì sarà esaminata dal Cts e la possibilità di estendere il certificato verde poi attraverso un emendamento in occasione della conversione in Aula alla Camera del decreto del 6 agosto n.111 (che estende l’obbligo di green pass ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza), secondo il giurista “limiterebbe ancora libertà previste dalla nostra Costituzione mentre il concetto è chiaro: dal 31 dicembre i green pass decadono perché non può essere prorogato ulteriormente lo stato di emergenza”.
“Presenteremo ricorsi in tutti i tribunali. Attenderemo la norma attuativa del decreto per impugnarla nella speranza finisca in Corte costituzionale. Ad oggi il green pass è uno strumento discriminatorio e coercitivo: La previsione del tampone non è sufficiente a garantire i diritti di tutti perché è a pagamento; e la ritrosia del Governo a consentire per l’ottenimento della certificazione attraverso i tamponi salivari gratuiti pare essere un accanimento – commenta – Con il salivare gratuito, che una circolare del ministero della Salute lo scorso maggio ha convalidato per efficacia, tutti potrebbero circolare e ci sarebbe finalmente un barlume di democrazia. Inoltre avremmo la dimostrazione – conclude l’attivista – che non c’è un fine coercitivo verso chi non vuole vaccinarsi, non c’è un accanimento contro chi scegliendo di non sottoporsi all’immunizzazione deve sottoporsi alla tortura di un bastoncino in fondo al naso”.
(di Roberta Lanzara)