I Paesi membri dell’Ue “sono fortemente incoraggiati a introdurre, per tutti i passeggeri in partenza dalla Cina verso gli Stati membri, la richiesta di un tampone negativo condotto non oltre 48 ore prima della partenza”. E’ una delle misure concordate a partire da domenica, sulla base di “un approccio coordinato precauzionale”, dai 27 che si sono riuniti nel contesto del meccanismo di risposta integrata alle crisi, secondo quanto si legge in una nota della presidenza svedese della Ue.
Gli Stati membri, si legge nella nota diffusa dopo la riunione a Bruxelles, concordano di raccomandare a tutti i passeggeri dei voli da e per la Cina di indossare la mascherina chirurgica o Ffp2/N95/KN95. E sono incoraggiati a integrare queste misure con test casuali sui passeggeri provenienti dalla Cina all’arrivo negli Stati membri, con il sequenziamento di tutti i test positivi per rafforzare la sorveglianza della situazione epidemiologica, con il test e il sequenziamento delle acque reflue provenienti da aeroporti con voli internazionali e aerei in arrivo dalla Cina. Si chiede inoltre di continuare a promuovere la condivisione dei vaccini e la loro assunzione, comprese le dosi di richiamo, in particolare tra i gruppi vulnerabili.
L’Ipcr, con il supporto dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e del Seae (Servizio di azione esterna) e tenendo conto della valutazione dell’Oms, continuerà a monitorare la situazione epidemiologica nell’Ue e gli sviluppi in Cina, compreso il livello di condivisione dei dati, al fine di garantire il coordinamento dell’Ue di qualsiasi misura ritenuta necessaria. Gli Stati membri concordano di valutare la situazione e di rivedere le misure introdotte entro la metà di gennaio.