(Adnkronos) – Avvocati, criminologi e medici stregati dai fenomeni soprannaturali. E’ boom di iscrizioni di laici al primo corso sul sacro e il profano – al via da domani a Roma alla Lateranense – organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater della Diocesi di Roma e dal Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa) dal titolo ‘Metamorfosi del Sacro’. Trentadue ore di lezioni, fino al 3 maggio ogni venerdì, per approfondire e indagare i fenomeni soprannaturali, come quelli mistici, paranormali, medianici, apparizionistici e mariofanici, alla luce del Magistero e del Catechismo della Chiesa Cattolica, con particolare riferimento all’attualità e agli eventi contemporanei.
“Mi aspettavo soprattutto preti e suore e invece al corso ci saranno tanti professionisti: avvocati, criminologi e medici – osserva all’Adnkronos il presidente del Gris, David Murgia -. I laici hanno un approccio al sacro meno mediato da parastrutture e poi il sacro fa più breccia tra i laici che magari non conoscono bene le metodologie e quant’altro per cui in qualche modo sono più attratti. Il sacro è un grande stargate, una porta d’accesso verso il soprannaturale”.
L’obiettivo del corso è fare luce su molti fenomeni particolari, divenuti veri e propri casi sociali o di massa, a cui è sempre più necessario offrire risposte pastorali e culturali per poter separare il vero dal falso, il sacro da profano. “La Madonna di Trevignano – spiega il presidente del Gris – è stato il punto di inizio per potere parlare di queste cose. Quando ci siamo accorti che sia per una parte di sacerdoti che per i laici non c’era chiarezza , ci siamo detti che era necessario fare qualcosa, informare per fare capire ciò che è vero e ciò che è falso. La Chiesa ha un po’ abbandonato il fatto di parlare del soprannaturale. Le persone, invece, hanno fame di soprannaturale”. A questo proposito il presidente del Gris spiega che “attualmente in Italia ci sono una trentina di apparizioni in corso e non se ne parla”.
Su tutti, David Murgia ricorda il caso del veggente delle Madonie, Salvo Valenti, che racconta di vedere San Michele Arcangelo. “Il punto – osserva il presidente del Gris – è che ha un seguito. Tutte queste apparizioni, di cui non si parla, non sono eventi di 3/4 persone, hanno un loro pubblico. Raramente la Chiesa ha fatto come con Trevignano. Solitamente ignora, il che è sbagliato. Le diocesi dovrebbero intervenire quando ci sono fenomeni con gruppi consistenti”. “Noi, nel nostro corso, vogliamo spiegare che una risposta va sempre data. La mancanza di chiarezza fomenta ancor più fenomeni come questi” conclude.