Proseguono le attività di ricerca via terra e con l’ausilio dei droni sulla Marmolada nel giorno del lutto cittadino. All’alba 14 soccorritori più due ‘sentinelle’ e due unità cinofile sono impegnati via terra nella parte più bassa della colata di ghiaccio e rocce che domenica 3 luglio ha travolto degli scalatori. L’operazione, come accada da giorni, ha l’obiettivo di recuperare resti umani e attrezzature di chi non è più tornato a casa. Quando nel corso della giornata le temperature si alzeranno, aumentando i rischi di possibili crolli sul ghiacciaio, le operazioni proseguiranno solo con elicotteri e droni.
Oggi, intanto, i tutti i Comuni della Val di Fassa si stringeranno alle famiglie di chi non può più riabbracciare i propri cari. “Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni” le parole del sindaco di Canazei Giovanni Bernard. Alle ore 18 è previsto un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime della Marmolada, in concomitanza con l’inizio della messa che sarà officiata nella chiesa parrocchiale dall’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. Tra le 18 e le 18.10 anche gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali abbasseranno le serrande in segno di lutto.
E in giornata si attendono anche i primi risultati delle analisi scientifiche condotte dai Ris di Parma. Il bilancio ufficiale è fermo a sei vittime identificate: tre veneti (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), una donna trentina (Liliana Bertoldi) e due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda) mentre cinque restano le persone reclamate: i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il 22enne Nicolò Zavatta; non è escluso che siano fra i corpi già recuperati dai soccorritori e che quindi all’appello manchi solo un disperso. La certezza sui nomi si avrà solo con l’esame del Dna.