(Adnkronos) – “Si cerca di bloccare l’immigrazione in una parte d’Europa e se ne agevola il trasporto in un’altra. Coerente e geniale”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta su X l’annuncio del cancelliere tedesco Olaf Scholz di controlli aggiuntivi ai confini con l’Austria e congiunti con Svizzera e Repubblica Ceca per fare fronte ai troppi rifugiati.
”Il cancelliere tedesco può dire quello che vuole… Loro hanno immigrazione secondaria, noi abbiamo un problema di immigrazione primaria. Abbiamo previsto una strategia. Noi dobbiamo guardare alla strategia, alla solidarietà europea. In Germania sono in campagna elettorale, però c’è un problema importante da risolvere, non è solo la campagna elettorale… Noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, vedremo, i migranti che vogliono andare in Germania, non è che li devono mandare in Italia”, ha detto il segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando le dichiarazioni del cancelliere tedesco.
Sul tema dei migranti e della gestione europea non si riduce ancora, quindi, la distanza tra Italia e Germania. Anzi. E con Berlino resta aperta la querelle sulle Ong. Dietro la battuta a Malta di Giorgia Meloni (“I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri”) si è infatti ribadita la diversità di posizioni con il cancelliere Scholz.
“Io capisco – aveva spiegato Meloni ai cronisti – il governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. La premier italiana a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti, registrato giovedì a Bruxelles, tiene il punto: “Ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
“Noi siamo stati molto cooperativi”, aveva aggiunto, in Europa e con i tedeschi “sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perché migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro sul tema delle organizzazioni non governative”.
“Vediamo – sottolineava – quale sarà la soluzione di questo problema. Noi abbiamo la nostra linea, altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”.