“C’era una nota di sincerità, e non solo di circostanza, nelle parole, nei ricordi e perfino nei riti che hanno accompagnato la scomparsa di David Sassoli. Come a dire che nel ricordare una bella figura umana e pubblica la politica voleva anche rivendicare alcune sue virtù, dare un senso a se stessa e perfino alla sua quotidianità, offrire il volto nascosto della sua unità. Almeno per un attimo”. Lo scrive Marco Follini nel suo consueto “Punto di vista” per l’Adnkronos, che sarà pubblicato integralmente anche domani sul sito, nel quale esorta a “non disperdere quell’attimo di commozione comune”.
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