Iniziati nella basilica di Santa Maria degli Angeli i funerali di Stato di David Sassoli. Presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quelli del Senato e della Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il premier Mario Draghi, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e numerose autorità istituzionali e leader Ue. Al suo arrivo il Capo dello Stato ha salutato la moglie di Sassoli, Alessandra, e i figli Livia e Giulio. Ad avvolgere il feretro, una bandiera europea.
David Sassoli era “un uomo di parte e un uomo di tutti, perché la sua parte era quella della persona. Era un credente sereno, senza evitare i dubbi. Come deve essere, perché ogni cristiano è un’isola”. Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ricorda il presidente del Parlamento Europeo scomparso nella notte tra lunedì e martedì. Zuppi e Sassoli si conoscevano, avendo frequentato lo stesso Liceo classico, il Virgilio di Roma. “Tanti consideravano” il presidente del Parlamento europeo “uno di noi, quasi istintivamente. Per quell’aria, priva di supponenza, di alterità, empatica. Insomma, un po’ per tutti, un compagno di classe. Quello che tutti avremmo desiderato, che ci avrebbe sicuramente aiutato”, ha continuato Zuppi.
“David – ha poi aggiunto – ci aiuta a guardare il cielo. Lui che lo ha cercato sempre, da cristiano in ricerca eppure convinto, che ha respirato la fede e l’impegno cattolico, democratico e civile a casa, con i tanti amici del papà e poi i suoi. Credenti impetuosi e appassionati, come Giorgio La Pira o don Primo Mazzolari. Come David Maria Turoldo, del quale porta il nome”.
“‘Ho avuto una vita bella, decisamente molto bella. E finirla a 65 anni è davvero troppo presto’. Questo mi dicevi solo due settimane fa, quando avevi capito già tutto, mentre noi giocavamo a nasconderci la realtà, sperando l’impossibile. Troppo presto davvero”, un passaggio del ricordo che Alessandra Vittorini ha dedicato al marito scomparso. “Famiglia e politica – ha detto ancora – famiglia e passione, altri luoghi e altri impegni, in cui hai costruito con tenacia il tuo modo di essere, il tuo modo di fare e i tuoi valori. Noi siamo stati il tuo punto fermo, ma dividerti e condividerti con altri ha prodotto quella cosa immensa cui stiamo assistendo in queste ore, nel coro unanime di riconoscimenti, nelle file di persone che vogliono salutarti, nei fiori e nei biglietti che abbiamo trovato l’altroieri al nostro ritorno, attaccati al portone in strada”.
Anche alcuni scout hanno partecipato al funerale del presidente del Parlamento Europeo. I ragazzi fanno da chierichetti in omaggio all’antica militanza scoutistica di Sassoli, che era stato nell’Agesci. Foto pubblicate da Tuscia Web ritraggono un giovanissimo Sassoli capo scout a Cura di Vetralla, nel Viterbese, alla metà degli anni Settanta. L’Agesci ha ricordato Sassoli con un lungo post su Facebook, dedicato al “fratello scout” scomparso. “Tutta l’Agesci – scrive oggi l’associazione via social – si stringe in un caloroso ultimo saluto a David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, ma per noi prima di tutto fratello scout. Al gruppo Roma 41 è affidato il servizio liturgico, ed è presente Roberta Vincini a nome della Fis”, Federazione Italiana dello Scautismo.