Decreto Aiuti Quater, la bozza: bollette, tetto contanti e Superbonus

(Adnkronos) – Dall’aumento del tetto del contante al taglio delle accise passando per la modifica del Superbonus e alle bollette. Sono le misure contenute nella bozza del dl aiuti quater atteso oggi in Consiglio dei ministri e visionato dall’Adnkronos. Si tratta di 13 articoli, tra cui figura il taglio delle accise dei carburanti che viene prorogato al 31 dicembre, mentre la detrazione del superbonus scende al 90% e viene vincolata a una serie di condizioni. 

Sale da 1.000 a 5.000 euro il tetto all’uso del contante. E’ quanto è scritto, nero su bianco, nella bozza. La norma è contenuta nell’articolo 6 del decreto, dove sono previste ‘Misure urgenti in materia di mezzi di pagamento’, e dove si interviene sul decreto legislativo 21 novembre 2007, prevedendo che le “Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore al comma 3-bis, secondo periodo, le parole “1.000 euro” sono sostituite dalle seguenti “5.000 euro””. 

Rateizzazione delle bollette per le imprese al fine di fronteggiare i rincari. “Al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale incremento dei costi dell’energia – si legge nella bozza – le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, [a parità di consumo], nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal [1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023] e fatturati entro il [31 dicembre 2023]”. 

In arrivo la modifica del superbonus al 110%, con la detrazione che al 90% e legata ad una serie di condizioni. Lo prevede la bozza del Dl Aiuti Quater. “Per gli interventi a partire dal 1 gennaio 2023 su unita’ immobiliari delle persone fisiche la detrazione spetta nelle misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023”. L’agevolazione viene confermata anche per gli immobili unifamiliari. La condizione posta è che “l’unita’ immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore ai 15mila euro”. 

Nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette”. Le nuove concessioni possono essere rilasciate “limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi mc”.
 

(Adnkronos)