(Adnkronos) – Dal regista Bertrand Blier alle attrici Carole Bouquet e Charlotte Rampling, fino ad arrivare a cantanti come Roberto Alagna e Carla Bruni. Sono circa 60 gli artisti francesi che, attraverso un appello lanciato sulle pagine di Le Figaro, hanno deciso di denunciare “il linciaggio” nei confronti di Gérard Depardieu, “ultimo mostro sacro del cinema” francese alle prese ormai da tempo con accuse di stupro e di violenze sessuali. Un appello dal titolo “Non cancellate Gerard Depardieu”, che arriva dopo le diverse prese di distanza nei confronti dell’attore negli ultimi giorni.
“Siamo artisti, scrittori e produttori cinematografici – si legge -. È in questa veste che ci esprimiamo. Non vogliamo entrare in polemica, lasceremo che la Giustizia faccia il suo corso”, scrivono, ma “non possiamo più restare in silenzio di fronte al linciaggio che si è abbattuto su di lui, di fronte al torrente di odio che si riversa sulla sua persona” e “a dispetto di una presunzione di innocenza di cui ne avrebbe tratto vantaggio, come tutti, se non fosse stato il gigante del cinema quale è”.
“Quando si attacca Gérard Depardieu in questo modo, è l’arte che si attacca”, scrivono ancora gli artisti, che aggiungono: “Attraverso il suo genio di attore, Gérard Depardieu contribuisce all’influenza artistica del nostro Paese. Contribuisce alla storia dell’arte nel modo più alto possibile. Fa parte di questa storia e continua ad arricchirla. Per questo la Francia gli deve tantissimo. Cinema e teatro non possono fare a meno della sua personalità unica”, le parole degli artisti schierati in difesa dell’attore.