“Commendatore! Troppo generoso il nostro Presidente. Non me lo aspettavo”. Cos
ì Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, commenta l’onoreficenza al Merito della Repubblica italiana ricevuta dal presidente Sergio Mattarella per aver ceduto la propria dose di vaccino alla madre di un ragazzo disabile che aveva lanciato l’appello ad essere vaccinata per potere assistere il figlio scongiurando il rischio di essere contagiata. “Mi è venuto spontaneo dire ‘io posso aspettare’ – racconta all’Adnkronos – Non è vero che siamo tutti eguali, ci sono differenze. Io la mia vita la ho fatta, chi è giovane la deve fare. Io posso stare a casa se ho paura, quella mamma no, deve alzarsi otto, nove volte a notte. Se si ammala, chi le cura il figlio?”.
Una storia, quella di Dell’Amico, che è stato comunque poi vaccinato insieme alla donna a cui ha ceduto la propria dose, asincronica rispetto a chi oggi rifiuta il vaccino: “penso che non vaccinarsi sia da egoisti, paurosi, vigliacchi. Dovremmo pensare che ci sono anche gli altri. Questo lo dico a tutti. Non vedono che in Italia il vaccino funziona? Non dovrebbero essere orgogliosi che una volta tanto non siamo gli ultimi? Non si vergognano ad irridere un galantuomo come Figliuolo? Io dico – conclude – che chi rifiuta la vaccinazione dovrebbe pagarsi le cure. E che la battaglia del Governo per la vaccinazione dovrebbe essere molto più dura di quanto sia”.