Draghi al Meeting di Rimini: “Italia grande Paese, ce la farà”

(Adnkronos) – “Due brevi considerazioni prima di passare alla parte più formale del mio discorso: grazie per il calore di questo applauso, grazie per la vostra accoglienza. Questo entusiasmo mi colpisce molto nel profondo. Voi giovani -oggi parlerò soprattutto ai giovani- vivete la politica come ideali da condividere, come impegno sociale, come testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi riflettete, combattete, costruite. Ecco perché l’accoglienza, il vostro entusiasmo, mi colpiscono molto, perché voi siete la speranza della politica”. Così il premier Mario Draghi intervenendo al Meeting di Rimini. 

“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così – ha detto il premier – gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”. 

“Queste crisi geopolitiche, economiche e ambientali hanno origini che spesso sono fuori dai confini del nostro Paese ma spetta a chi governa dire la verità e insieme rassicurare cittadini con risposte chiare e concrete” ha affermato il presidente del Consiglio. E “sono certo che il prossimo governo, di qualunque colore politico sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta” ha detto Draghi, che ha invitato ad andare a votare. 

“Tra poche settimane gli italiani, sulle base dei programmi, sceglieranno il nuovo Parlamento e, su questo, invito tutti gli italiani ad andare a votare” le parole del premier. 

“Le sfide sono molte – ha sottolineato – e di non facile soluzione: come continuare a diversificare gli approvvigionamenti energetici e calmierare le bollette per famiglie e imprese; come accelerare sulla strada delle energie rinnovabili per combattere il cambiamento climatico; come mantenere il giusto impulso nelle riforme e negli investimenti, per preservare la crescita, la stabilità dei conti pubblici, l’equità; come continuare ad assicurare all’Italia un ruolo da protagonista nel mondo, all’interno dell’Unione Europea e del legame transatlantico”.  

“Queste questioni, nel loro insieme, presentano un passaggio storico drammatico, che deve essere affrontato con profondità di analisi e coraggio di azione. Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a segnare a lungo il futuro dell’Italia”. 

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