E’ morto Aldo Puglisi, attore con Germi e De Sica aveva 89 anni

(Adnkronos) –
Aldo Puglisi, attore celebre per le collaborazioni con Pietro Germi, Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Lina Wertmüller, è morto sabato 20 luglio a Catania in seguito a delle complicazioni polmonari dovute al contagio da Covid, all’età di 89 anni. 

Nato a Catania il 12 aprile 1935, figlio d’arte, Puglisi esordisce sul grande schermo nel 1964, partecipando a “3 notti d’amore” di Renato Castellani e ai due film che resteranno i fiori all’occhiello della sua carriera: “Sedotta e abbandonata” di Pietro Germi, in cui interpreta l’amante della protagonista Stefania Sandrelli, e “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica, che lo vede nel ruolo del fedele Alfredo. 

Puglisi torna a lavorare con Germi in “Signore & signori” (1966), partecipa a varie commedie commerciali e ritrova un grande regista con Mario Monicelli, che lo dirige ne “La ragazza con la pistola” (1968) e “Vogliamo i colonnelli” (1973). Pier Paolo Pasolini lo chiama per dare la voce a Dio ne “La sequenza del fiore di carta”, episodio dell’antologico “Amore e rabbia” (1969). 

Caratterista di valore, nel 1971 Puglisi collabora con Pasquale Festa Campanile ne “Il merlo maschio” e in “Quando le donne persero la coda”, con Lucio Fulci nel censuratissimo “All’onorevole piacciono le donne” (1972) e con Lina Wertmüller in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974). Ma la carriera rallenta, la sua presenza al cinema si fa sporadica, finché nel 2003 conosce un’inattesa rentrée grazie a due film: “Tosca e altre due” di Giorgio Ferrara, senior film in gloria di Franca Valeri e Adriana Asti, e soprattutto “Segreti di Stato” di Paolo Benvenuti, in cui interpreta il perito balistico che ricostruisce la strage di Portella della Ginestra. 

Più attivo a teatro, dove collabora con, tra gli altri, Carlo Cecchi e Pino Micol e partecipa alle edizioni di opere come “Il coraggio di un pompiere napoletano”, “La pazza di Chaillot”, “Il berretto a sonagli”, “La locandiera” e “Cirano di Bergerac”. 

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