Elio Pandolfi, attore tra i più prolifici e longevi dello spettacolo italiano, è morto stanotte a Roma, la città in cui era nato nel 1926. Aveva 95 anni.
Diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, Pandolfi iniziò la sua carriera alla fine degli anni Quaranta, approdando prima in varietà radiofonici (scritti dai più grandi autori della rivista, da Garinei e Giovannini a Dino Verde) e poi entrando nella compagnia di Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma.
Scelto da Luchino Visconti per interpretare il ruolo del cantante castrato nell’allestimento L’impresario delle Smirne, negli anni Cinquanta ha recitato insieme a Wanda Osiris, Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Febo Conti, Nino Manfredi, Carlo Giuffrè, Antonella Steni. Attivissimo nel campo dell’operetta fino agli ultimi anni, a teatro ha partecipato agli spettacoli di Garinei e Giovannini, Giuseppe Patroni Griffi, Luciano Salce, Mauro Bolognini.
Presenza fissa in televisione per tutto il corso della sua carriera, Pandolfi ha svolto una importantissima attività di doppiatore, dando la voce a Jacques Dufilho nei film della serie sul Colonnello Buttiglione, a Stanlio della coppia Laurel & Hardy in alcuni ridoppiaggi, Paperino e Daffy Duck.
Ha doppiato Le Tont in La bella e la bestia, vari personaggi in Tormenti – Film disegnato, Donald O’Connor (Cantando sotto la pioggia), Groucho Marx (I fratelli Marx al college, Una notte all’opera), David Niven (Una ragazza, un maggiordomo e una lady), Philippe Noiret (Colpo di spugna), Anthony Perkins (China Blue), Peter Sellers (Il grande McGonagall), Timothy Spall (Il tè nel deserto), Red Skelton (Ziegfeld Follies), Spencer Tracy (La donna del giorno), Peter Ustinov (Il mistero del dinosauro scomparso), Clifton Webb (Dodici lo chiamano papà), Bela Lugosi (Dracula), Mickey Rooney (Una notte al museo).
Caratterista inconfondibile, ha partecipato principalmente a commedie come Altri tempi – Zibaldone n. 1 di Alessandro Blasetti (1952), Totò lascia o raddoppia? di Camillo Mastrocinque (1956), Obiettivo ragazze di Mario Mattoli (1963), Scanzonatissimo di Dino Verde (1963), Rugantino di Pasquale Festa Campanile (1973), Ferdinando e Carolina di Lina Wertmüller (1999).