(Adnkronos) – “Il Pd prima ha fatto un patto con noi” in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre, “e poi ha fatto un patto con contenuti contrari con chi ha votato 55 volte contro la fiducia a Draghi, e dice no a tutto, ai termovalorizzatori, con chi in fondo è comunista, perché alla fine della fiera è questa”. Lo ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda al Tg5 commentando lo strappo di ieri con il Pd.
“Io ho detto a Letta, ‘se firmi il patto, se formalizzi questo la gente non capirà più niente, diventa un’accozzaglia come con Bertinotti Turigliatto e Pecoraro Scanio’ – ha aggiunto Calenda – Letta sapeva benissimo che avremmo rotto, lo sapeva +Europa, ma hanno pensato di tenerci dentro dicendoci, ‘tanto devi raccogliere le firme’. Raccolgo le firme, perché questa roba qui è inguardabile”.
Quanto alle critiche di Emma Bonino, “sono totalmente in malafede, Emma Bonino sapeva tutto” ha detto il segretario di Azione. “Emma Bonino ha sempre negoziato dalla parte del Pd, e il perché lo dovrà spiegare ai suoi elettori. Come fa una persona che si autodefinisce atlantista a stare con chi è contro la Nato. Bonino sapeva tutto e ha fatto una scelta, una scelta che pagherà in termini di posti”, ha insistito Calenda.
Poi, a una domanda su Renzi che ha subito evocato il terzo polo, ha risposto: “Sto lavorando a una cosa sola, il programma, sto lavorando per costruire un programma solido, sulla scia di quello che abbiamo presentato peraltro con +Europa, che parla di rigassificatori, termovalorizzatori, revisione del reddito di cittadinanza. E basta con la politica del bonus, questo Paese ha bisogno di parlare di come risolvere i problemi”.
“La scelta unilaterale di Carlo Calenda è stata incomprensibile” per il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. “Una volta che hai preso una decisione la devi mantenere, io non sono in grado di disdire un impegno che ho preso 6 giorni fa senza ragione”, ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri a Radio radicale, “il ripensamento per me è incomprensibile. Letta ha rispettato l’impegno, per me una politica seria è quella che rispetta gli impegni, sennò passa il messaggio che in politica vale tutto”.
“Che ci fossero Fratoianni e Bonelli – ha aggiunto – era chiarissimo, abbiamo chiesto e ottenuto che l’accordo con loro fosse diverso dal nostro, Letta lo ha fatto, ha detto che c’era una differenza. Questa decisione di Calenda è sbagliata, ma presa in quel modo è anche una questione di etica politica”.