Elezioni 2022, Salvini: “Se prende un voto in più Giorgia Meloni sarà il premier”

(Adnkronos) – “Questa è la democrazia: se prende un voto in più Giorgia Meloni il premier lo fa Giorgia Meloni, se prende un voto in più Matteo Salvini lo fa Matteo Salvini”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a margine della visita di questa mattina a ‘Telefono donna’, centro antiviolenza che ha sede nell’ospedale Niguarda di Milano, in merito al programma del centrodestra per le elezioni di settembre 2022. “Il programma è sostanzialmente chiuso – ha continuato il leader della lega – l’ho letto ed è ottimo. Prevede tutto, anche l’autonomia: uno dei primi impegni per portare merito, efficienza e premio a chi governa bene”. In merito alle candidature regione per regione, Salvini ha detto che sono ormai “definite: mancano i nomi che arriveranno a cavallo di agosto. Mentre di là non ho ancora capito i simboli, le alleanze e chi sta con chi, nel centrodestra la situazione è tranquilla”. 

Quindi Salvini attacca: “A sinistra stanno litigando su tutto, mentre noi abbiamo un’idea di tasse ben precisa”. “La flat tax ad oggi riguarda 2 milioni di partite iva che pagano solo il 15% di tasse fino a 65mila euro di guadagni. Alzare il tetto da 65mila a 100mila euro significa aiutare più lavoratori e creare più lavoro e ricchezza. Estenderlo, almeno durante una prima fase, alle famiglie monoreddito fino a 55mila euro o bi-reddito fino a 70mila euro sarebbe una rivoluzione”. 

In merito alla prossima manovra economica di ottobre, Salvini assicura che “nell’ultima finanziaria di quest’anno stop definitivo alla legge Fornero e pace fiscale”. “Si cercherà di avviare il percorso – ha continuato il leader della Lega – che porterà nei cinque anni a quota 41. Significa aiutare i sessantenni ad andare in pensione dopo 41 anni di lavoro e aiutare i ventenni a cominciare ad avere un lavoro stabile e non precario a vita”. In merito alla pace fiscale Salvini ha dichiarato di ricevere ogni giorno “centinaia di segnalazioni di cittadini disperati per l’arrivo di milioni di cartelle di Equitalia. Una cartella di 20mila euro a un pensionato per qualcosa che risale al 2016 è un disastro”.  

Quanto al un suo sostegno per un ritorno dell’Italia verso l’energia nucleare dice: “l’Italia è l’unico dei grandi paesi al mondo che dice no al nucleare per ideologia non per scienza. L’unico modo, in prospettiva, per arrivare a pagare la bolletta della luce meno cara è riprendere il treno del futuro, del progresso e della scienza”. “I numeri – ha continuato il leader della lega – dicono che il nucleare di ultima generazione è la forma di energia più pulita e sicura. In Europa sono attualmente in funzione più di 100 centrali nucleari, di cui 50 solo in Francia”. Per quanto riguarda l’eventuale costruzione di una centrale nucleare in Lombardia, anche vicino alla città di Milano, Salvini ha dichiarato che “saranno i cittadini a decidere. Anche se ne servirebbero tante. Proprio come i 10 termovalorizzatori presenti sul territorio lombardo, potrebbero portare ricchezza, pulire le città e creare lavoro”. 

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