Elezioni politiche 2022, Mastella presenta simbolo ‘Noi Di Centro’

(Adnkronos) –
Torna il campanile di Clemente Mastella sulle schede elettorali. Il simbolo della nuova compagine politica ‘Noi Di Centro’ fondata dal sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia è stato presentato questa mattina in conferenza stampa al Circolo Rari Nantes di Napoli. Il simbolo, con il quale Mastella parteciperà alle elezioni politiche 2022, presenta la scritta ‘Mastella’ gialla in campo blu, il nome del partito con le lettere ‘Dc’ evidenziate in maiuscolo, una fascia tricolore e il campanile che già caratterizzava il simbolo dell’Udeur e il movimento politico ‘Noi campani’ con il quale Mastella ha partecipato alle ultime elezioni regionali.  

“Non siamo una piccola fronda, il sondaggio di Noto ci dà molto forti in Campania, in Puglia, in Basilicata e in Molise. Senza di noi il centrosinistra perde anche i collegi uninominali in Campania. Finora non ho sentito nessuno ma se mi chiamano io ascolto tutti, però non vado a elemosinare niente a nessuno. Ho la mia forza e ci presenteremo nei nostri collegi se ci fosse insensibilità da parte di altri, ma poi perdono” ha detto Mastella. 

Se da soli o in alleanza con il centrosinistra e il Pd, ha spiegato, questo dipenderà dai veti. “Un’alleanza seria – ha sottolineato – presuppone che non ci siano veti per tentare di vincere, altrimenti è inutile partecipare alla gara. Bisogna presentarsi con un programma serio, che non sia solo l’Agenda Draghi, ma un’agenda che guardi in particolare alle diseguaglianze al Sud, alle famiglie in difficoltà”. In caso di mancata alleanza, “siamo pronti anche ad andare da soli. Se non ci fosse una risposta ai nostri interrogativi e alle nostre richieste di alleanza, in virtù dei dati che vengono fuori dal sondaggio, siamo disposti anche ad andare da soli. Peraltro ho già vinto nella mia città, Benevento, contro uno schieramento di centrosinistra e uno di centrodestra, il 28 luglio ci sono le elezioni provinciali e vincerà il mio candidato contro centrosinistra e centrodestra. Direi che non c’è due senza tre, vinceremo anche in alcuni collegi uninominali”. 

“Nessun veto”, ha ribadito, altrimenti “il centrosinistra perde, il centrodestra vince tranquillamente e Letta dopo le elezioni sarà l’ex segretario del Pd”. E si è rivolto direttamente al leader dem: “Se non elimina i veti che ci sono rispetto agli altri, e se gli altri non eliminano i veti rispetto a noi o ad altre formazioni politiche piccole o grandi che siano, è meglio non presentarsi al voto e il centrodestra vince tranquillamente”.  

“Dobbiamo portare avanti l’esperienza che è stata fatta da De Luca con le regionali”. Questa secondo Mastella la strada da seguire per il centrosinistra in vista delle elezioni. “In Campania un’area centrale forte esiste, non è un caso che io arrivo a cifre molto alte: secondo Noto in Campania sono al 9%”, ha aggiunto, spiegando così la percentuale: “Dopo l’uscita di scena di De Mita sul piano naturale, io rappresento l’ultimo erede di questa famiglia democristiana che è ancora molto forte in Campania e in Sicilia. Qui la direzione è andata verso sinistra, in Sicilia è andata verso destra. Se di questo vogliono tenere conto, lo facciano, altrimenti ne terranno conto gli elettori. A noi non ce ne frega nulla, facciamo la nostra battaglia a mani nude e andiamo avanti”. 

“L’alleanza con il Movimento 5 Stelle sarebbe innaturale – ha poi rimarcato – sarebbe un disastro anche se aritmeticamente valgono ancora qualcosa. Ma poi ve lo vedete Di Battista alleato con me?”. 

“Peraltro – ha aggiunto – consiglio a Di Battista di stare in Siberia. Qui fa molto caldo, lì si sta freschi, anziché tornare in Italia restasse in Siberia. Comunque se mi invitano a prendere un caffè a Vladivostok ci vado volentieri, porto il caffè napoletano e glielo consegno”.  

Due elementi di scaramanzia dovrebbero convincere il centrosinistra e in particolare il Partito democratico ad allearsi con Noi Di Centro, secondo Mastella. Il primo è il nome indicato dal segretario Letta per la lista che sarà presentata alle elezioni: Democratici e progressisti. Secondo Mastella “è un nome che porta male. Con Occhetto – ha detto l’ex Guardasigilli in conferenza stampa a Napoli – si chiamavano ‘Progressisti’ e persero. Io consiglio, se sono ancora in tempo, di evitare la parola ‘progressisti'”.  

Il secondo elemento è più autoreferenziale: “L’ultima volta che in Italia ha vinto il centrosinistra è stato il 2006 e chi c’era nel 2006? Mastella. E vinsero grazie ai voti della Campania. Quindi, non fosse altro che per scaramanzia, per un po’ di iella da evitare, consiglio di fare l’alleanza con noi. Chi non la fa – ha concluso Mastella – sono cacchi propri”. 

 

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