(Adnkronos) – “La decisione di ritirare la mia candidatura è definitiva, dato lo stato delle cose. Ma se le cose dovessero cambiare, sarei comunque disposto a discuterne”. A parlare all’Adnkronos è Carlo Cottarelli, l’economista dato per qualche giorno ‘candidato in pectore’ per il Pd in vista delle prossime elezioni regionali lombarde, fino all’arrivo della notizia che ha ufficializzato la scelta di Letizia Moratti per la candidatura a presidente della Regione Lombardia, per il Terzo Polo, nelle elezioni regionali 2023.
Fino a sabato scorso, quando a Milano sul palco della manifestazione a sostegno del popolo ucraino si è visto l’incontro tra l’economista con il leader di Azione Carlo Calenda e diversi esponenti dem lombardi, le cose sembravano ormai prendere la strada del ticket Cottarelli-Moratti; una decisione che, a dire il vero, nelle ore successive ha visto arrivare una consistente quantità di dichiarazioni tra chi si dichiarava a favore dell’alleanza con la formazione di Calenda e Renzi e chi, invece, gridava allo scandalo pensando di dover dare il voto a chi per molti anni era stata un’icona del centrodestra. Poi, all’improvviso, la tranquillità di un tiepido pomeriggio domenicale ha lasciato il posto all’imprevisto: l’annuncio, diramato dalla stessa Moratti, di aver accettato e ufficializzato la candidatura.
“Con Calenda -dice Cottarelli- c’eravamo sentiti e incontrati più volte; sabato scorso, poi, ci siamo incontrati alla manifestazione per l’Ucraina e domenica ho saputo della candidatura della Moratti. Una decisione piuttosto rapida, vista la progressione degli eventi, che, francamente, mi ha sorpreso. Non so che cosa sia successo nel frattempo, io non ho ricevuto telefonate, né ho sentito nessuno. Certo, un po’ di delusione c’è, ma non ne faccio una questione di rapporti umani, solo credo sia un errore per il Terzo Polo”. Questa situazione “mi ricorda molto quella che si è verificata alle elezioni politiche, con i risultati che poi abbiamo visto”. Del resto, ribadisce, “quando io dicevo che ci voleva un campo sufficientemente largo, che comprendesse sia il Terzo Polo che il Pd e le altre liste che si erano presentate insieme al Pd, era a questo che pensavo”.
Al momento, però, “sembra che il Terzo Polo voglia andare con una candidatura, che non è la mia, che è difficilmente accettabile dal Pd. Io credo che se si vuole collaborare, ci voglia una proposta che sia un terreno comune e il nome di Letizia Moratti non mi sembra andare in quella direzione. E io, con questa situazione, non mi candido”.
In ogni caso, avverte Cottarelli, “la partita è ancora tutta da giocare, niente è ancora ‘bollinato’ in questa trattativa. E dunque aspettiamo il corso degli eventi. Se il Terzo Polo cambierà idea, si potrà tornare a discutere di alleanza. Anche se -conclude- io la vedo difficile”.