Elezioni Sicilia, Miccichè: “Musumeci arrogante e sleale, non lo vogliamo”

(Adnkronos) – “Musumeci se ne faccia una ragione, noi non lo vogliamo. Punto. Perché è una persona sleale e arrogante e lo ha dimostrato in diverse occasioni”. A parlare con l’Adnkronos è il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, commentando a caldo i dati del sondaggio Euromedia Research che darebbe in netto vantaggio il Governatore siciliano Nello Musumeci alle prossime elezioni regionali di autunno in Sicilia. “Il sondaggio è fatto con un candidato che è tutti i giorni sui giornali e in televisione, ovunque – dice Miccichè, che è anche coordinatore di Forza Italia in Sicilia – Nell’isola il centrodestra vince con qualsiasi candidato, quindi lo ripeto: Musumeci se ne faccia una ragione. Noi non lo vogliamo perché è stato sleale in questi anni. Doveva capire che la sua slealtà prima o poi lo avrebbe penalizzato. E’ stato sleale nei confronti di tutta la coalizione, ma anche con me. Potrei fare un elenco infinito di cose negative che ha fatto su di me”. 

E ripete: “Noi non lo vogliamo, punto. Dopo di che, sicuramente in qualche partito, specie quelli che ha cercato di farsi amici, saranno favorevoli alla sua candidatura, ma la coalizione complessivamente non lo vuole – dice – Anche perché se è stato così sleale nella prima legislatura, figuriamoci cosa accadrebbe nella seconda legislatura”. Miccichè si dice “certo” che “in Sicilia il centrodestra vince anche con un gatto”, ripetendo una rase che aveva detto nei mesi scorsi al Vinitaly. “E io voglio un gatto leale…”. Alla domanda su quali siano gli “atti sleali” che Musumeci avrebbe attuato nei confronti della coalizione e di Miccichè in particolare, il Presidente dell’Ars spiega: “Mio padre era un grande appassionato di Orchestra sinfonica e io gli avevo chiesto di farmene occupare e invece sa cosa ha fatto lui? Non solo non me ne ha fatto occupare ma ha cominciato a riempire l’Orchestra sinfonica con gente catanese. Quello che so è che mio padre prima di morire mi ha detto: ‘Gianfranco, aspettavamo te per vergognarci dell’orchestra sinfonica’ e io questa frase, che è stato un colpo al cuore, non me la dimentico mai”. 

Non solo. Poi Gianfranco Miccichè racconta un aneddoto: “Tre mesi dopo che fu eletto, un nostro consigliere, faccio anche nome e cognome, Sergio Caracappa, di Sciacca, chiese una stupidaggine all’Assessorato alla Sanità (retta da Ruggero Razza, molto vicino a Musumeci ndr) e gli venne detto di no per mille volte. Appena è passato con il movimento di Musumeci, cioè Diventerà bellissima, gli venne all’improvviso detto sì. Quindi Musumeci ha utilizzato la sua coalizione per fregarmi le persone…”.  

E il Presidente dell’Ars aggiunge all’Adnkronos: “Sarei strafelice se una televisione mi ospitasse per farmi elencare tutte le cose avvenute, giorno per giorno, con Musumeci. Ripeto: Io non lo voto, mai, perché è sleale. E’ stata la più grande delusione che ho avuto. Alcuni mi hanno detto che sono deluso perché ‘non lo conoscevo bene’ ma è la persona più arrogante e sleale che conosca”. E conclude: “Ma poi non aveva detto che se fosse risultato ‘divisivo’ avrebbe fatto un passo di lato? Ecco, le mie dichiarazioni come sono? Inclusive, per caso? Non mi pare… Il fatto che Salvini ha detto che non lo vuole e che anche Tajani lo abbia ribadito, non gli fa capire che è più che divisivo? Almeno per una volta rispetti la parola e faccia questo gesto, ritiri la sua candidatura”. (di Elvira Terranova)  

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