Elezioni Usa 2024, la trovata di Bannon: “Trump scelga Kennedy come vice”

(Adnkronos) – “Bobby Kennedy sarebbe, credo, una scelta eccellente che il presidente Trump deve prendere in considerazione come suo running mate”. Così Steve Bannon, stratega e guru dell’estrema destra Usa, ha consigliato a Donald Trump di scegliere, come suo vice, il figlio di Bob Kennedy, e nipote di Jfk, che, pur candidandosi alla Casa Bianca con un’agenda democratica di sostegno all’aborto e controllo delle armi, è amatissimo dalla destra Maga per le sue note posizioni anti-vax.  

Ospite fisso di emittenti conservatrici, da Fox New a Infowars di Alex Jones, Kennedy è diventato quindi molto popolare tra i complottisti anti-vaccino dell’estrema destra e, ricorda Bannon, ha recentemente ricevuto una standing ovation quando ha partecipato ad un evento “dell’ala più estrema del Maga”, il movimento trumpiano del Make America Great Again. Anche un altro fedelissimo di Trump, e vicino ai gruppi dell’estrema destra Usa, Roger Stone ha definito il possibile ticket bipartisan Trump-Kennedy un ‘dream ticket”.  

Pur non condividendo alcune delle posizioni del rampollo della dinastia dem, Stone apprezza la sua opposizione ai “globalisti” ed il suo scetticismo verso il sostegno all’Ucraina contro la Russia. “Su queste questioni geopolitiche, dice cose sensate, anzi ricorda molto Donald Trump”, ha detto.  

Parole di apprezzamento per il 69enne avvocato ambientalista – che già prima del Covid portava avanti una crociata contro l’alleanza tra case farmaceutiche, governo e media per promuovere le vaccinazioni che secondo lui causano malattie, tra le quali l’autismo – arrivano anche da Michael Flynn, l’ex consigliere per la Sicurezza di Trump condannato per il Russiagate: “Mi inizia veramente a piacere l’atteggiamento di questo candidato presidenziale”, ha scritto il generale a riposo che è stato graziato da Trump, come del resto anche Stone e Bannon.  

A questi insoliti apprezzamenti che arrivano dai esponenti conservatori, la campagna di Kennedy si limita a rispondere che lui “è candidato alla nomination democratica”. Mentre nelle scorse settimane, lo stesso Kennedy con un tweet ha smentito la notizia che sarebbe stato Bannon a spingerlo a candidarsi per creare caos nel campo democratico. “Steven Bannon non ha nulla a che vedere con la mia campagna presidenziale”, ha scritto l’otto aprile scorso.  

Nessun esponente dell’establishment democratico ha sfidato la candidatura alla rielezione di Joe Biden che nelle primarie dem si troverà davanti solo Kennedy e l’attivista e scrittrice Marianne Williamson. E, forse grazie al nome che lo lega alla più famosa dinastia democratica d’America, Kennedy finora raccoglie l’interesse del 21% della base democratica, secondo un recente sondaggio dell’Emerson College, del 19% secondo Fox news.  

 

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