(Adnkronos) – “Più che fiducioso, sono convinto che la Juve torni a vincere: la Juve sta attraversando un nuovo ciclo come è molte volte successo nella storia ormai centenaria che lega la mia famiglia alla maglia bianconera”. Così John Elkann in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “La squadra è cambiata tantissimo, ma alla guida c’è un allenatore come Allegri che conosce bene il club e lo spirito di tenacia e concretezza che lo caratterizza. Dispiace non poter ancora veder la Juve girare con tutti cavalli e la potenza che avrebbe a disposizione senza gli infortuni”, aggiunge.
“Sono preoccupato per quello che c’è intorno al calcio e allo sport professionistico in generale. Al centro del sistema dovrebbero esserci i tifosi, gli atleti, e le squadre. C’è invece una deriva pericolosa che avvantaggia intermediari, organizzatori e regolatori che stanno mettendo in difficoltà il mondo dello sport perché sono motivati esclusivamente dai soldi e dal potere” sottolinea. “Ho fiducia nel lavoro che sta portando avanti mio cugino Andrea Agnelli per dare un futuro al calcio con impegno e passione” aggiunge.
FERRARI – “Quest’anno siamo competitivi, come avevo previsto due anni fa” dice. “E siamo stati capaci di trasformare questa competitività in vittorie. Siamo finalmente tornati per 4 volte sul gradino più alto. E dietro ai successi c’è un grande lavoro di squadra. Nello sport professionistico sono i dettagli a fare la differenza. Nel 2020 il 48% dei nostri pit stop era sotto i 3″ per una media di 2″75. Nei primi 15 gran premi di quest’anno il 70% è sotto i 3″ e la media è 2″6”. Elkann sottolinea la necessità di “maturare”, perché”, osserva, “ci sono ancora troppi errori”.
“Grande fiducia e riconoscenza per il lavoro svolto da Mattia Binotto e da tutti i nostri ingegneri. Ma non c’è dubbio che il lavoro a Maranello, ai box, al muretto e al volante ha bisogno di maturare – dice Elkann – dobbiamo continuare a crescere e questo vale per i meccanici, per gli ingegneri, per piloti, e ovviamente per tutta la dirigenza, incluso il Team Principal. Lo abbiamo visto sull’affidabilità, sulla guida, sulla strategia. Ci sono ancora troppi errori”, aggiunge e prosegue “aver dato fiducia a Binotto e alla sua squadra sia stata la scelta giusta e ha pagato. Grazie a loro siamo tornati competitivi e vincenti. Ma non sono soddisfatto perché penso che si possa sempre far meglio”.
“Questo weekend di Monza è soprattutto un momento di festa. Per l’Italia e per lo sport dei motori. Tanto è vero che anche il presidente della Repubblica sarà con noi domani. Siamo orgogliosi del primato dei nostri straordinari marchi italiani: nell’albo d’oro del Gp di Monza, troviamo 19 vittorie della Ferrari, 8 dell’Alfa Romeo, 2 della Fiat e 2 della Maserati”, aggiunge Elkann.
“Abbiamo puntato ad essere anzitutto competitivi. Se non sei competitivo non hai margini, mentre sull’affidabilità si può lavorare. Per questo sono fiducioso che da qui al 2026 la Ferrari tornerà a vincere un mondiale costruttori e un mondiale piloti”. “Charles Leclerc è in pole position. Abbiamo la fortuna di avere al volante due grandi piloti, probabilmente la coppia più forte della Formula Uno”.
IL MODELLO ELETTRICO – “Benedetto Vigna è un uomo di grande talento” dice. “Conosce talmente bene la tecnologia che riesce ad umanizzarla… Sta costruendo per Ferrari un futuro elettrizzante. Mi fa piacere, anzi mi riempie d’orgoglio vedere come, all’interno dell’azienda, dallo scetticismo iniziale siamo passati all’entusiasmo per la Ferrari elettrica che sarà una realtà nel 2025”.
Quanto alla partecipazione di Ferrari, nel 2023, al campionato Hypercars dopo 50 anni, Elkann aggiunge: “sarà per noi un ritorno di grande importanza. Saranno 100 anni di Le Mans e ci torneremo nella categoria delle Hypercars dopo 50 anni di assenza. Le rosse non sono soltanto F1. Ferrari è presente in 20 diverse categorie e lo scorso anno abbiamo battuto i nostri record di vittorie nel motorsport.”