(Adnkronos) – ”Le elezioni legislative si terranno il 30 giugno e il 7 luglio. Ho fiducia nella capacità del popolo francese di fare la scelta più giusta per sé e per le generazioni future. La mia unica ambizione è essere utile al nostro Paese che amo tanto”. Così il presidente francese Emmanuel Macron su ‘X’ all’indomani dell’annuncio dello scioglimento dell’Assemblea nazionale a seguito della debacle elettorale della sua maggioranza alle europee e la schiacciante vittoria dell’estrema destra.
Per la prima volta dal 1979, anno in cui si tennero le prime elezioni europee a suffragio universale, i partiti europeisti in Francia (Lr, Renaissance, Eelv, PS-Place publique) rappresentano una minoranza di elettori, pari al 41,5%, mentre i partiti euroscettici di destra e sinistra (Rn, Reconqutee!, Lfi, Pcf) conquistano quasi un elettore su due (48,8%).
”Il presidente della Repubblica ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale tra alcune settimane. Noi siamo pronti”. Così su ‘X’ la leader di ‘Rassemblement national’ di Marine Le Pen. ”Chiedo ai francesi di unirsi a noi per garantire a Rn una maggioranza che sarà al servizio dell’unica causa che ci guida: la Francia”, ha aggiunto.
In vista delle elezioni legislative, la sinistra francese ha sollecitato un ‘rassemblement’ per fermare l’ascesa dell’estrema destra di Rn. All’unisono il leader della sinistra Fabien Roussel, il frontman dei socialisti Olivier Faure e l’ecologista Marie Toussaint hanno lanciato un appello per un ‘Patto per la Francia’ ed un confronto per creare un ‘rassemblement utile’ contro la minaccia di ‘Rassemblement national’ di Marine Le Pen.
“L’equiliberio di potere si è spostato” ha detto Roussel. “Riuniamoci rapidamente e lavoriamo a un patto per la Francia mettendo sul tavolo le politiche sociali, i salari, il potere d’acquisto e la distribuzione della ricchezza”, ha osservato Faure. “Abbiamo una coalizione di sinistra e di ecologisti che esiste oggi e che, a mio avviso, se saprà darsi una regolata, è in grado di condurre questa battaglia” per le elezioni legislative, ha dichiarato l’ecologista Marie Toussaint, la cui lista è arrivata appena sopra la soglia di sbarramento del 5%.
Due volte De Gaulle, due Mitterrand e una Chirac: sono cinque i precedenti di scioglimento dell’Assemblea nazionale dal dopoguerra a oggi. Sancito dall’articolo 12 della Costituzione francese, lo scioglimento della Camera bassa del Parlamento comporta elezioni legislative anticipate, nella fattispecie al 30 giugno e al 7 luglio del 2024, invece del 2027, anno in cui terminava la legislatura.
Il primo scioglimento dell’Assemblea nazionale in Francia risale al 1962, presidente Charles de Gaulle, dopo che una mozione di censura aveva fatto cadere il premier Georges Pompidou. De Gaulles, rieletto, fa il bis nel 1968, e anche questa volta esce vincitore dalle urne con il 46% dei voti. Nel 1981 è il presidente socialista François Mitterrand ad appellarsi all’articolo 12 della Costituzione. Al voto anticipato il suo partito ha la meglio con il 54,37% delle preferenze. Stessa scelta nel 1988, vince ma con un margine più basso del 46,6% dei voti. Infine nel 1997, due anni dopo la sua elezione Jacques Chirac (Ump) azzarda lo scioglimento dell’Assemblea per rafforzare la sua maggioranza ma la coalizione di sinistra batte i pronostici e vince con il 38% alle elezioni portarono al posto di premier Lionel Jospin.