Festival Emergency, a Reggio Emilia tre giorni per parlare di ‘persone’

(Adnkronos) –
Bellezza e impegno alla quarta edizione del Festival di Emergency, in programma dal 6 settembre all’8 settembre, a Reggio Emilia. Quest’anno il filo conduttore dell’evento organizzato dall’associazione fondata da Gino Strada saranno “Le Persone”: che cosa unisce una persona all’altra? Che cosa le divide? In quale momento si diventa “comunità”? Quando le comunità sono capaci di generare cambiamento? Le sfide globali del nostro presente possono dividere le persone oppure spingerle a maturare la consapevolezza dell’appartenenza a un’umanità comune. Una convinzione che anima l’azione della Ong che garantisce il diritto alla cura “una persona alla volta”, per dirla con le parole del suo fondatore. 

Per tre giorni le piazze, i cortili e i luoghi simbolo della città saranno animati da artisti, scrittori, giornalisti, ricercatori, linguisti, musicisti, registi e operatori di Emergency. L’evento, anche quest’anno, è stato organizzato grazie a un protocollo di intesa con il Comune di Reggio Emilia e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Gli incontri gratuiti e aperti a tutti sono prenotabili a partire da oggi tramite il sito https://www.emergency.it/festival/ ma si potrà accedere agli eventi mettendosi in fila poco prima dell’inizio. 

La prima giornata del Festival, venerdì 6 settembre, si apre in Piazza Casotti con il format Domande per pensare, brevi speech di venti minuti per riflettere sulle questioni del nostro tempo. Si parte alle 16.30 con l’incontro “Pensare è cambiare?” di Matteo Saudino, alias BarbaSophia, professore e scrittore, che racconta le domande più comuni tra i banchi di scuola per ripensare il presente. Più tardi, alle 19.15, l’intervento “Partecipazione è la parola chiave?” dell’economista Fabrizio Barca sul confronto aperto, informato e ragionevole come unico strumento per affrontare la complessità che ci circonda, e alle 20:45 “I dati possono discriminare le persone?” in cui Donata Columbro, data humanizer, esplora il ruolo di algoritmi, dati e strumenti digitali nell’amplificazione o decostruzione del linguaggio discriminatorio. 

Nella piazza principale del Festival, Piazza Prampolini, si terranno i ‘Dialoghi’, gli incontri tra voci esperte sui temi cuore dell’evento. Il format si inaugura venerdì 6 settembre con l’appuntamento “La persona, le persone: legami resistenti” con la staffetta partigiana Flora Monti, la scrittrice Djarah Kan, lo scrittore Bernardo Zannoni, con la moderazione della giornalista di Sky Tg24 Tonia Cartolano e la partecipazione del giornalista e conduttore Marco Damilano. Alle 19.45 si proseguirà con il tema “Pensare e agire oltre la guerra” con Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Sami M. H. Alajrami, giornalista e già corrispondente per Ansa e La Repubblica da Gaza, Rossella Miccio, presidente di Emergency e con la moderazione di Giammarco Sicuro, inviato del Tg3.  

La prima giornata del Festival si concluderà alle 21:30 sempre in Piazza Prampolini con le “Emergency (Hi)stories”, testimonianze sui tre decenni dell’associazione, che saranno condotte da Giampaolo Musumeci, fotografo, filmmaker e giornalista di Radio24, accompagnato da Beppe Salmetti, attore, autore e presentatore, Fabio Magnasciutti, illustratore e vignettista e i Primitive Mule, Alt-Rock Band. Si comincerà con 1994-2004: i primi dieci anni con il professore e scrittore Matteo Saudino, la fotoreporter Lynzy Billing, il volontario della Divisione Tecnica di Emergency Ennio Rigamonti, l’infermiere e responsabile Risorse Umane Sar Emergency Luca Radaelli e con la partecipazione straordinaria del cantautore Piero Pelù.  

Sempre venerdì 6 settembre nel cortile dell’Università (Viale A. Allegri, 15), si terrà il primo degli appuntamenti Storie di persone e di cose, spiegate bene a cura de ‘Il Post’: alle 17.15 il direttore Luca Sofri rifletterà su alcune canzoni per capire gli intrecci tra la musica e la nostra storia. 

Il Teatro San Prospero sarà sede della rassegna cinematografica Luci sulle Persone, con film e documentari sul tema. Alle ore 17:00 verrà proiettato “Long Night” di Lynzy Billing (con sottotitoli in inglese) sul lavoro dell’associazione in Afghanistan attraverso le testimonianze dei pazienti e dello staff, seguirà un Q&A con l’autrice. Sarà la Biblioteca Panizzi infine il teatro degli incontri dedicati ai bambini, ragazzi, famiglie e insegnanti realizzati da Emergency il primo appuntamento sarà alle 20:40 con lo spettacolo “Il circo delle nuvole – Il teatro disegnato di Gek Tessaro”, scrittore e artista.  

Sabato 7 settembre il Festival si apre la mattina presto alle 7.30 in Piazza San Prospero con la musica all’alba di un quartetto d’archi insieme alla violinista Valentina Del Re. Alle 14.30 l’appuntamento è sempre qui con ‘Un caffè con…’, format condotto dal giornalista Pierpaolo Lala: stavolta incontrerà Amalia De Simone giornalista Rai 3 e Vera Gheno sociolinguista per parlare di persone che rivendicano diritti. Alle 23 per la chiusura della giornata la Piazza si riempirà di musica con il dj set degli Ex-Otago. E ancora, sempre sabato appuntamento alle 9.30 all’Infopoint di Piazza Prampolini insieme a Giammarco Sicuro, inviato del Tg3 e Roberto Maccaroni, infermiere e responsabile sanitario del Progetto Sar di Emergency per parlare del fenomeno migratorio. La mattinata prosegue nella piazza principale alle 10 con il Dialogo “Libertà di stampa in pace e in guerra” con l’editorialista di ‘Repubblica’ Massimo Giannini, la giornalista e già corrispondente di Al Jazeera English da Gaza Youmna El Sayed e la moderazione del direttore di Domani Emiliano Fittipaldi.  

Alle 17.30 saranno Francesca Lagioia, Senior Assistant Professor Università di Bologna e Part-time Professor EUI Firenze e Telmo Pievani, filosofo della scienza e evoluzionista, a discutere di intelligenza artificiale e intelligenza umana con la moderazione del fisico e divulgatore scientifico Massimo Temporelli. Alle 19 si terrà il secondo appuntamento con le Emergency (Hi)stories con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali alla Scuola Universitaria Sant’Anna; Laura Cappon, giornalista dei programmi d’approfondimento Rai, il fotografo Giulio Piscitelli, Floriana Pati, infermiera dell’ONG; Mauro Destefano, mediatore culturale e coordinatore del Progetto Calabria di Emergency. In chiusura di giornata Piazza Prampolini sarà il teatro dello spettacolo di Carlo Amleto “Scherzo n.1 opera prima” alle 21.30. 

Sempre sabato 7 settembre, Piazza Casotti sarà lo scenario per le ‘Domande per pensare’. Alle 11 si comincerà con lo speech del giornalista Nico Piro “Come si promuove una guerra?”, un incontro sugli strumenti che stanno alla base della propaganda bellica. Alle 12.15 si prosegue con l’incontro in lingua inglese “What is the state of journalism in Afghanistan?” e l’intervento di Lotfullah Najafizada, fondatore e Ceo di Amu TV. Alle 15.15 Marta Serafini giornalista del Corriere della sera ragionerà sulla de-umanizzazione del nemico con l’incontro “Il nemico è una persona?”, mentre alle 16:30 il giornalista Ferdinando Cotugno rifletterà sulla salute del Pianeta, sulle azioni individuali e le scelte politiche. Il secondo appuntamento del format ‘Un caffè con…’ sarà in Piazza Fontanesi alle 11.45 con l’economista Fabrizio Barca e il giornalista Ferdinando Cotugno per parlare di persone in lotta per il futuro, di nuove povertà e orizzonti possibili.  

Saranno due gli appuntamenti ‘Make art, not war’ del sabato nel Cortile di Palazzo Ancini: alle 11.30 si terrà l’incontro “CHEAP – Manifesti contro la guerra” con le cofondatrici di Cheap Sara Manfredi e Flavia Tommasini e la moderazione della sociolinguista Vera Gheno, alle 14.15 sarà la volta de “L’info-grafica va alla guerra”, conversazione illustrata tra lo storico Paolo Colombo e l’illustratore Michele Tranquillini. Alle 11.30 sarà proiettato al Teatro San Prospero “20 days in Mariupol” (in versione originale con sottotitoli in italiano) di Mstylav Chernov e alle 15 “Mourning in Lod” di Hilla Medalia (Vo con sottotitoli in inglese e in italiano). Nell’Aula Magna ‘Pietro Manodori’ dell’Unimore si terrà alle 11 ‘A lezione con Emergency’ sul diritto alla salute in Italia con gli operatori di Emergency Sara Chessa, coordinatrice Ambulatorio di Sassari, Andrea Bellardinelli direttore Programma Italia, Loredana Carpentieri mediatrice culturale e coordinatrice Progetto Milano e la moderazione della giornalista Rai 3 Amalia De Simone.  

Nella giornata di sabato gli appuntamenti con ‘Il Post’ saranno due: alle 15 “Crisi umanitarie da non dimenticare” con Francesca Sibani, redattrice Africa per Internazionale e Pietro Parrino, direttore del dipartimento Progetti Umanitari di Emergency con la moderazione della giornalista de ‘Il Post’ Alessandra Pellegrini De Luca e alle 16.15 “Reggio Emilia: ombelico del mondo” con Claudio Caprara, autore del podcast ‘L’ombelico di un mondo’ de Il Post e Alessandra Pellegrini De Luca, giornalista de Il Post. Mentre alla Fondazione E-35, Francesco Pistilli, fotografo documentarista e filmmaker, condurrà alle 14.30 il laboratorio “Come vedere il mondo” sull’uso delle immagini nelle notizie e come quest’ultime plasmino il mondo contemporaneo. Durante la giornata si susseguiranno nella Biblioteca Panizzi appuntamenti dedicati alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi e alle loro famiglie: l’incontro “Non ti capisco” con l’autore Federico Taddia alle 11.30 e alle 17.30 l’Edu-Lab “La tua voce conta” a cura di Amir Issaa, rapper e writer. 

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