(Adnkronos) – Alla vigilia della finalissima dei Mondiali Argentina- Francia, in Vaticano c’è grande trepidazione nella comunità argentina. Anche se i Bleus vengono dati per favoriti, l’albiceleste guidata da Messi può capovolgere i pronostici. Sicuramente potrà contare su diversi tifosi Oltretevere. Il primo tifoso su tutti è il Papa che non ha mai fatto segreto della sua fede calcistica per l’albiceleste e per il San Lorenzo de Almagro. Vedrà la partita domani alle 16, magari qualche sequenza, o si farà raccontare il risultato a cose fatte? “Con i tanti impegni che ha credo che il Papa non avrà tempo per vedere la partita in tv”, ipotizza all’Adnkronos il cardinale argentino Leonardo Sandri, da poco prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali.
Il cardinale, a sua volta, pensa che non vedrà la partita in tv. Per un semplice fatto scaramantico, ma più che altro per non perdere la tranquillità data la posta in gioco. “Il che – precisa subito – non significa che io non faccia il tifo. Anzi!!”.
“Quando ci sono altre nazionali – spiega il cardinale Sandri – in linea di massima le vedo in tv ma quando gioca l’Argentina cerco di non vederla per stare più tranquillo. Il che non significa non avere tifo per l’Argentina. Semplicemente preferisco non farmi venire i nervi”. A cose fatte, però, dice, “vedrò le sequenze principali, le azioni più belle. I goal”. Tanti, e dell’Argentina si augura il porporato. “Sarà una partita combattuta – sottolinea il cardinale Sandri per il quale il risultato non è affatto scontato-. In Argentina c’è un grande fermento perché un trofeo di questa portata manca dal 1986″. Il prefetto emerito delle Chiese Orientali auspica anche, come ha detto il Papa alla vigilia dei Mondiali, che ” lo sport sia per aiutare la fraternità e, fondamentale, per la pace in un momento tanto terribile”.
In Vaticano c’è un altro argentino doc, mons. Guillermo Karcher, già cerimoniere pontificio stretto collaboratore del Papa che certamente non farà mancare il suo sostegno. E poi chissà che non possa essere di buon auspicio anche il dono simbolico che stamani il presidente sloveno Robert Golob ha fatto al Papa: la maglietta di Andres Vombergar, calciatore argentino naturalizzato sloveno che gioca nella nazionale slovena e nel San Lorenzo, la squadra argentina che Bergoglio porta nel cuore.