Francia, proteste per 17enne ucciso da poliziotto: 150 arresti

(Adnkronos) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato l’unità di crisi interministeriale in risposta alle violenze, avvenute dopo la morte di Nahel M., il 17enne che non si è fermato a un posto di blocco della polizia. Lo ha annunciato l’Eliseo. Intanto su Twitter il ministro dell’Interno ha riferito di “150 arresti” nella notte, denunciando “una notte di insopportabile violenza contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole e questure bruciati o attaccati” . “Sostegno a polizia, gendarmi e vigili del fuoco che affrontano con coraggio. Vergogna a chi non ha invitato alla calma ”, ha scritto il ministro sul social. 

Il municipio di Mons-en-Barœul, vicino a Lille, è stato in parte bruciato durante, ha riferito il sindaco della città, Rudy Elegeest all’Afp, aggiungendo che “una cinquantina di persone incappucciate” hanno sparato contro il municipio usando fuochi pirotecnici intorno alle 23,30. La sparatoria è terminata intorno alle 4:30 del mattino. “Siamo scampati al peggio, perché dentro c’erano tre agenti” che “si sono nascosti per sfuggire a questa terribile violenza e alle fiamme”, ha detto ancora Elegeest parlando anche di “danni materiali assolutamente considerevoli” . “Il piano terra del municipio è totalmente devastato “, ha detto, menzionando anche incendi di automobili. 

“Le ultime ore sono state segnate da scene di violenza ingiustificabili contro le istituzioni” ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, prima dell’inizio della riunione al ministero degli Interni dell’unità di crisi interministeriale. “Le prossime ore devono portare a meditare e al rispetto” , ha insistito il Capo dello Stato, aggiungendo che “la marcia bianca (prevista per le 14 a Nanterre davanti alla prefettura di Hauts-de-Seine) deve svolgersi sotto questo segno”. 

“È stata una notte violenta in molte città del paese, simboli della Repubblica sono stati attaccati, a volte peraltro in modo organizzato, quasi coordinato” ha dichiarato il portavoce del governo francese, Olivier Véran. “Ci sono dei bambini che questa mattina non potranno andare a scuola perché una scuola è andata in fiamme. Ci sono famiglie che non potranno recarsi in comune per chiedere aiuto o documenti. Ci sono bambini che non potranno andare nei centri ricreativi”. 

 

 

 

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