(Adnkronos) – Migliaia di palestinesi sono tornati nel nord della Striscia di Gaza dopo che alcuni soldati delle Forze di difesa israeliane si sono ritirati dall’area. Lo riporta l’emittente al-Jazeera raccogliendo testimonianze. “Le persone qui si siedono e dormono sopra le macerie dove l’odore del sangue e della morte è ovunque”, ha detto una donna. ”Qui sono stati commessi molti massacri e tutti i rifugi sono stati presi di mira. La resilienza delle persone sarà sempre più forte di quella dell’esercito di occupazione”, ha aggiunto.
Un’altra donna ha dichiarato: ”Non abbandonerò mai il nord di Gaza. Non lascerò mai la mia terra, la mia casa e la mia famiglia nonostante la sofferenza”. Un cittadino palestinese ha quindi rivolto un appello: ”Chiediamo al mondo di affrontare l’occupazione”.
Sarebbe di almeno 15 palestinesi morti il bilancio di un bombardamento israeliano che ha colpito nella notte una casa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. E’ quanto riferisce l’agenzia palestinese Wafa.
Quattro palestinesi sono stati uccisi in un’operazione “antiterrorismo” condotta dall’Esercito israeliano nei pressi di Qalqilia, in Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti delle Forze di difesa israeliane, secondo cui un militare è rimasto lievemente ferito negli scontri avvenuti durante l’operazione, nel corso della quale sono state anche sequestrate ingenti quantità di armi.
Il ministero dell’Istruzione palestinese ha denunciato che sono 4.156 gli studenti palestinesi morti e 7.818 quelli rimasti feriti dal 7 ottobre dello scorso anno nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, come riporta l’agenzia Wafa che rilancia un comunicato in cui si precisa che dal 7 ottobre nella Striscia sono rimasti uccisi almeno 4.119 studenti e 7.536 sono rimasti feriti, mentre in Cisgiordania il bilancio parla di 37 morti e 282 feriti. La Wafa riporta anche di 278 scuole pubbliche e 65 affiliate all’Unrwa bombardate e danneggiate nella Striscia di Gaza e di 38 istituti “assaltati” e danneggiati in Cisgiordania.
L’Iran ha ringraziato i miliziani yemeniti Houthi per il loro ”sostegno al popolo palestinese oppresso”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdolahian, affermando di “stimare e apprezzare la posizione forte e autorevole di Ansarullah”, gli Houthi appunto, ”nel sostenere il popolo oppresso della Palestina”. Amirabdolahian ha avuto un incontro nelle scorse ore con il portavoce e capo negoziatore degli Houthi Mohamed Abdulsalam.
Il capo della diplomazia iraniana ha quindi annunciato l’appoggio di Teheran alla pace in Yemen e ha espresso soddisfazione per il progresso nei negoziati tra le parti, sottolineando che ”l’Iran appoggerà sempre la volontà del popolo dello Yemen”.
Intanto il governo siriano ha denunciato un raid israeliano contro la periferia di Damasco lanciato dalle Alture del Golan occupate dallo Stato ebraico. In una nota del ministero della Difesa siriano pubblicato su Facebook si legge che l’attacco è avvenuto intorno alle 4.35 ora locale contro diverse zone dell’area rurale di Damasco, provocando danni. Poche ore prima, l’Osservatorio siriano per i diritti umani aveva reso noto che milizie filoiraniane avevano sparato razzi verso le Alture del Golan, con le truppe israeliane che avevano risposto attaccando Daraa e Quneitra.
Le forze israeliane hanno confermato di aver effettuato nelle ultime ore raid in Siria. Su X le Idf affermano di aver “attaccato l’infrastruttura militare dell’Esercito siriano in risposta ai lanci di razzi sparati ieri in direzione del territorio israeliano”. Non vengono forniti altri dettagli sugli obiettivi.
Almeno 33 persone sono state arrestate in Turchia, sospettate di “spionaggio” per conto del Mossad, per conto di Israele. Lo riporta il giornale Daily Sabah, secondo cui la Procura di Istanbul ha spiccato un totale di 46 mandati d’arresto e nell’ambito dell’inchiesta sono scattate operazioni in otto province della Turchia. L’inchiesta, si legge sul sito web del giornale, ha “scoperto che l’intelligence israeliana era dietro attività incentrate su stranieri residenti in Turchia”, ‘attività’ che vanno dall'”individuazione ad assalti, a tentativi di rapimento”.