(Adnkronos) – ”Parlerò di quello che mi è successo
solo in televisione!
”. Così Massimo Giletti all’Adnkronos dopo le polemiche che lo hanno travolto negli ultimi giorni, in seguito alla sua diretta da Mosca. ”Domenica torno (a ‘Non è L’Arena’, ndr) e spiegherò quello che ho vissuto all’unico editore che ho, oltre a Cairo, che è il mio pubblico”, conclude Giletti.
Il conduttore che durante la scorsa puntata di ‘Non è L’arena’ ha deciso di collegarsi dalla Piazza Rossa e di intervistare via Skype la portavoce del ministro degli esteri russo Lavrov Maria Zakharova, è stato bersagliato da una valanga di critiche e accusato di aver dato voce alla propaganda russa Ad abbandonare per primo lo studio di ‘Non è L’Arena’ protestando è stato il direttore di ‘Libero’ Alessandro Sallusti che, visibilmente irritato ha detto di non voler ”fare la foglia di fico a quei due co….ni che hai lì di fianco”, riferendosi ai due ospiti russi accanto a Giletti, compreso il noto anchorman televisivo Vladimir Soloviev.
Sallusti ha anche aggiunto di non voler partecipare ”a questa sceneggiata, pensavo fossi andato a Mosca per parlare al popolo russo – ha continuato il direttore di ‘Libero’ – Mi trovo davanti ad un asservimento totale di fronte alla peggiore propaganda che ci possa essere. Il Cremlino è un palazzo di merda, lì il comunismo ha fatto i più grossi crimini”. Dopo l’intervista alla Zakharova, Giletti ha accusato un malore in diretta. ”C’era molto freddo, forse un calo di zuccheri”, aveva spiegato il giornalista tornato in onda dopo un assenza di circa un quarto d’ora. “Massimo Giletti ha avuto un mancamento, speriamo di avere notizie presto”, aveva avvertito da Roma Myrta Merlino allarmandosi per le condizioni del collega. ”Vedo che Massimo è in piedi, ora ci ricolleghiamo con lui appena sarà in condizioni di parlare”, aveva poi detto la Merlino tranquillizzando il pubblico a casa e gli ospiti in studio.
(di Alisa Toaff)