Regolamentare il comparto del gioco legale a livello nazionale e definire la corretta offerta di gioco sul territorio: con questi obiettivi Codere Italia ha ideato e promosso l’incontro “In Nome della Legalità – Senza regole non c’è gioco sicuro”, ospitato al Centro congressi del Comune di Rivoli, a cui hanno preso parte istituzioni nazionali e locali, esponenti delle forze dell’ordine e ricercatori.
Il gioco è un’attività che coinvolge milioni di persone, appartenenti a diversi gruppi sociali, territori e e fasce d’età, e che ha da sempre un’importante valenza ludica e sociale. Solo in Piemonte si stima che il gettito erariale che deriva dall’offerta di gioco legale sia di circa 641 milioni di euro (dato 2019 Studio CGIA Mestre). Questo bisogno sociale necessita un quadro di offerta regolato e controllato, per evitare pericolose derive.
“Regolare e monitorare il gioco d’azzardo sul proprio territorio è un dovere di ogni amministrazione pubblica – ha sottolineato Paolo Dabbene, assessore Industria, commercio, artigianato, lavoro, polizia amministrativa, patto territoriale, sanità amministrativa, sicurezza alimentare e Sportello Europa del Comune di Rivoli – I possibili risvolti negativi infatti sono molteplici, non solo di infiltrazione malavitosa ma anche per i rischi di disagio sociale che possono colpire i soggetti colpiti da gioco patologico. Ben vengano quindi eventi come questo che creano confronto tra privati ed istituzioni, da cui possono scaturire idee e progetti per arginare queste pericolose problematiche”.
“Stiamo svolgendo un’ importante ricerca per valutare l’impatto delle misure adottate in alcune regioni italiane e in diversi ambiti per un efficiente contrasto del gioco d’azzardo patologico – ha annunciato Sonia Biondi di BVA Doxa Business Unit Manager Roma e Centro Sud – e capire come e quali azioni compiere per contrastare la domanda di gioco sia nei giocatori patologici che in quelli a rischio, in tutti i suoi aspetti sia motivazionali, che contingenti, che territoriali. L’obiettivo principe è quello di adottare sistemi che siano realmente efficaci ed efficienti, verificando se quanto finora fatto ha prodotto i risultati sperati oppure se ancora ci sono aspetti che vengono sopravvalutati ed altri al contrario sottovalutati”.