(Adnkronos) – “Illuminare di verde centinaia di monumenti e comuni in tutta Italia è un messaggio molto forte e forse mai come questa volta c’è stata una grande mobilitazione. Siamo arrivati molto in alto. È importante continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia che ad oggi non ha ancora una cura”. Così Davide Rafanelli, consigliere nazionale Aisla, Associazione nazionale sclerosi laterale amiotrofica e presidente di Slafood, intervenendo sull’iniziativa promossa in occasione della Giornata nazionale della Sla, organizzata da Aisla, il 14 e 15 settembre. “Fare rete è indispensabile per dialogare e per riuscire a sostenere sia la ricerca sia i pazienti e, soprattutto, le famiglie dei malati di Sla. In questi giorni ci sono state veramente tante dimostrazioni d’affetto, da Nord a Sud, a testimonianza che la giornata nazionale, per Aisla, è qualcosa di molto importante dove anche noi pazienti ci sentiamo al centro un progetto di vita e ci rendiamo conto che tutti insieme possiamo, probabilmente, cambiare la storia di questa malattia. Noi ci crediamo”.
A tale proposito, riferendosi all’illuminazione di verde, a Milano, del Belvedere di Palazzo Lombardia, il consigliere nazionale di Aisla, Maurizio Colombo ha sottolineato che “il gesto assume un carattere di straordinaria forza per il poter comunicare sia quello che noi stiamo facendo come associazione sia per la sensibilità che dimostrano le istituzioni nei nostri confronti”. Del resto, “sono 290 i comuni che hanno aderito alla nostra iniziativa e tra i luoghi simbolo c’è sicuramente Palazzo Chigi a Roma che ci ha veramente onorato del fatto di ‘dipingersi’ di verde per la nostra iniziativa”.
Come ha ricordato Federica Cerri, neurologa responsabile area Sla del centro clinico Nemo di Milano e medico della commissione scientifica Aisl, “tutti gli interlocutori che sono fondamentali per la gestione di una patologia complessa come la sla. Palazzo Lombardia ha aperto le sue porte. Accogliamo con grande entusiasmo questa partecipazione della Regione per ribadire l’importanza che hanno i nostri pazienti. Da clinico neurologo ricercatore non finirò mai di dire – conclude – che è una battaglia che si combatte tutti insieme e la giornata nazionale Sla è assolutamente un esempio”.