Golpe in Niger, figlia Bazoum: “Mio padre in condizioni disumane”

(Adnkronos) – Il presidente del Niger deposto Mohamed Bazoum e i suoi familiari – la moglie e il figlio maschio – sono confinati, in condizioni disumane, dai militari della Guardia presidenziale, nella loro residenza a cui è stata tagliata anche l’elettricià. Perdono peso – il padre e la madre cinque chili a testa, Salem, che ha 22 anni, dieci. Non c’è acqua pulita e dipendono dalla pasta e dal riso che vengono consegnati loro, “uniche cose che mangiano”, ha denunciato la figlia, Zazia Bazoum, in vacanza in Francia al momento del golpe, in una intervista al Guardian.  

“Non hanno carne, frutta e verdura. Quello che c’era nel frigorifero non è più mangiabile. I golpisti stanno usando questa situazione, l’elettricità e tutto il resto, come pressione psicologica, perché vogliono che mio padre firmi una lettera di dimissioni. Ma si tratta di tortura. Forse rilasceranno mia mamma e mio fratello ma non mio padre. Sanno che c’è gente che lo sostiene”.  

Il gas per alimentare i fornelli si sta esaurendo e al medico di famiglia è stato impedito di entrare nella residenza per visitare i Bazoum. Zazia parla con il padre al telefono quasi ogni giorno. “La situazione della mia famiglia in questo momento è molto difficile. Sono al buio e in casa fa molto caldo. A loro va bene, dicono che continueranno a opporsi a questa situazione ma per me è difficile vedere la mia famiglia in questa situazione. Non possono uscire di casa”, ha spiegato. Zazia, che ha 34 anni ed è avvocato specializzata in sistemi bancari, lavora con la madre, Hadja Hadiza Bazoum, per la fondazione della ‘first lady’ Noor che si occupa di salute e istruzione in Niger.  

(Adnkronos)