Governo, Fazzolari: “Rimpasto con Salvini al Viminale? Non se n’è mai parlato”

(Adnkronos) –
”Rimpasto? Non c’è preclusione su nulla ma non se ne è mai parlato”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, risponde così al Senato quando gli chiedono se esiste l’ipotesi di un rimpasto di governo con l’approdo di Matteo Salvini al Viminale. 

E a chi gli fa notare che sono esponenti della Lega, come Claudio Durigon, a non escludere un rimpasto, magari con l’approdo di Salvini al ministero dell’Interno, Fazzolari replica: “Il rimpasto si fa quando l’attività del governo ne troverebbe giovamento ma ad oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza. Piantedosi è un ottimo ministro, così come Salvini al Viminale sicuramente farebbe molto bene ma ad oggi non c’è alcuna esigenza di rimpasto”. 

Quanto a una super clausola anti rimpasto, ”non è all’ordine del giorno, non se ne è mai parlato”, assicura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

Commentando Matteo Renzi che ha accusato il governo Meloni di aver pensato ad una norma ad hoc contro di lui, un leader dell’opposizione, Fazzolari osserva: ”Io non so se Renzi considera questa disposizione come una norma ad personam ma io reputo assolutamente una enorme anomalia la possibilità per membri del governo e del Parlamento di percepire compensi da entità pubbliche o private di Stati esteri”. 

L’opposizione ha criticato la mancanza della doppia lettura per la manovra. ”Noi abbiamo dei tempi molto stringenti che ci vengono proposti dalle tempistiche previste dall’Ue – sottolinea – Il governo ha trasmesso la legge di bilancio il 23 ottobre, un po’ prima degli anni precedenti. Oggettivamente il tempo può non essere sufficiente per la doppia discussione sia alla Camera che al Senato. Questo dipende dai lavori stabiliti da Camera e Senato e anche dal dibattito tra maggioranza e opposizione. Si può andare più spediti di come si è andati. Trovare il modo di avere più di un mese sia per la Camera sia per il Senato è una cosa che si può provare a fare”.  

”E’ vero – ammette Fazzolari – che gli emendamenti del governo sono arrivati il 13 dicembre, però in passato abbiamo avuto situazioni nelle quali a pochi minuti dal voto di fiducia è arrivato il maxiemendamento del governo di fatto sostitutivo della legge di bilancio. Per fortuna, questa volta questo non è accaduto. Sono delle dinamiche che fanno parte del nostro meccanismo, del sistema, che cerchiamo di migliorare ma che abbiamo ereditato. Abbiamo fatto un poco meglio dei precedenti governi e ora proveremo a fare molto meglio dei precedenti governi”.  

Poi, a chi gli chiede della tenuta della maggioranza sul nuovo decreto per l’invio di armi all’Ucraina che ora dovrà essere convertito dal Parlamento, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio risponde che ”per tutto il 2025 è stata prorogata la situazione del sostegno e dell’invio di armi all’Ucraina. Problemi non ce ne saranno”.  

E a chi gli domanda se l’esecutivo è pronto a impugnare la cosiddetta legge ‘salva De Luca’ sul terzo mandato da governatore, Fazzolari risponde: “Non sto seguendo io la questione, ma il governo sta valutando di impugnare la norma sul terzo mandato. Oggettivamente ci stiamo pensando”.  

“Non è semplicissimo – spiega – perché alcune Regioni rivendicano che, avendo la facoltà di stabilire la propria legge elettorale, avrebbero anche facoltà di decidere il numero di mandati. E’ quello che la presidenza del Consiglio sta studiando. Io reputo che su una cosa così importante debba essere lo Stato a decidere, però è chiaro che se poi invece la Costituzione dice una cosa diversa, ne prenderemo atto”.  

Qual è l’orientamento del governo per la scelta del successore del generale Francesco Figliuolo come commissario straordinario per la ricostruzione dopo l’alluvione dell’Emilia-Romagna? ”Non sto seguendo la vicenda”, taglia corto Fazzolari interpellato dai giornalisti al Senato.  

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