(Adnkronos) – “Via tutti gli obblighi su Covid, che non hanno motivo di essere”, e in particolare “stop all’obbligo di vaccinazione per i sanitari”, al momento in vigore fino al 31 dicembre 2022. Questa la prima cosa che “imminentemente” dovrebbe fare il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. L’esperta, sentita dall’Adnkronos Salute, auspica di conseguenza “una sanatoria per i sanitari e per coloro che sono stati esonerati dal lavoro e privati dello stipendio” in quanto inadempienti.
“L’attività del vaccino”, protettivo contro la malattia grave, ma non ‘scudo’ anti-contagio, “ha dimostrato che l’obbligo” di vaccinazione e quindi di super Green pass “è stata una misura assolutamente inutile – sostiene Gismondo – inefficace e lesiva solo nei confronti dei lavoratori e della sanità”.
“Auguro buon lavoro al nuovo ministro”, aggiunge Gismondo, auspicando “soprattutto che non dimentichi tutto ciò che è stato fatto di errato nel contrasto alla pandemia Covid, perché solamente la conoscenza di questi sbagli può aiutare a comportarci meglio”.
La microbiologa invita inoltre il neo ministro Schillaci a “pensare alla sanità non come a una spesa, ma a vederla in termini preventivi e dunque di investimento per un futuro migliore, sia di salute sia economico”. Gismondo esorta infine a “rivedere il Pnrr”, più precisamente “la Missione 6” del Piano nazionale di ripresa e resilienza “dedicata alla salute, perché così è assolutamente precario e da rimodellare”.