Governo, Salvini: “Noi ci stiamo, se vogliono escano Pd e 5S”

“Io ci sto, se vogliono uscire escono loro dal governo, noi ci stiamo”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini a Grosseto a proposito della maggioranza nell’esecutivo Draghi. “La Lega c’è dentro al governo; non è facile starci con i Letta e i Conte che ti attaccano, ti insultano. Per me sarebbe più facile stare all’opposizione: loro farebbero lo ius soli, il ddl zan, la tassa patrimoniale, io starei lì a dire ‘non si fa’. Ma mi chiedo: come sarebbe l’Italia se la lasciassimo in mano a loro per un anno e mezzo?”. 

Poi un nuovo attacco al ministro dell’Interno: “La Lamorgese a Rimini, ha detto: ‘poteva capitare dappertutto’; secondo me un ministro dell’interno che dice questo prima cambia mestiere e meglio è per l’Italia e gli italiani”, ha detto commentando la visita della ministra a Rimini, dove si è svolto il comitato sull’ordine e la sicurezza a seguito dell’accoltellamento di 5 persone da parte di un richiedente asilo somalo. 

“In tante zone della Toscana c’è una tradizione di sinistra da sempre, ma una volta c’era la sinistra che parlava di operai, di insegnanti; e c’era Berlinguer che parlava di lavoro, di vita vera. Siamo passati da Berlinguer alla Cirinnà e Fedez”, ha poi detto il segretario del Carroccio parlando a Capalbio.  

“Sono due visioni del mondo. Ad esempio, Pd e 5s vogliamo rinnovare il reddito di cittadinanza e cancellare quota 100, io voglio fare l’esatto contrario. Secondo loro – ha proseguito – quota 100 va tolta e bisogna tornare alle legge Fornero. Questo vuol dire che chi matura i diritti il 30 dicembre può andare in pensione a 62 anni, chi li matura il 2 gennaio potrà andare in pensione a 67 anni e quindi lavorare 5 anni in più. Io penso che sia più utile utilizzare i soldi mal spesi per il reddito di cittadinanza per quota 100, e se vogliono cancellare quota 100 noi faremo le barricate pacifiche in parlamento e fuori”. 

(Adnkronos)