Max Verstappen vince il Gp d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale 2023 di Formula 1, che si chiude nel caos più totale tra incidenti e posizioni in bilico nella classifica finale. Dopo quasi 3 ore al volante, trionfa il pilota olandese della Red Bull, campione del mondo e leader iridato, che a Melbourne conquista la 37esima vittoria della carriera e la seconda stagionale. Il 25enne precede la Mercedes dell’inglese Lewis Hamilton e la Aston Martin dello spagnolo Fernando Alonso. Nuova giornata grigia per la Ferrari, ancora giù dal podio. Lo spagnolo Carlos Sainz, quarto al traguardo, nella confusione finale rimedia una penalizzazione di 5” che lo spedisce fuori dalla zona punti in attesa di eventuali ricorsi. Il monegasco Charles Leclerc esce di scena dopo poche curve e si ritira subito.
LA GARA – Al via, Geoerge Russell con la Mercedes brucia il campione del mondo e si prende la prima posizione, mentre alla curva 3 finisce dopo pochi secondi la gara della Ferrari di Leclerc, mestamente fermo nella ghiaia dopo un contatto con l’Aston Martin di Lance Stroll. Verstappen si ritrova al terzo posto, dietro anche alla Mercedes di Hamilton. L’inglese, dopo un break con l’intervento della safety car, conquista la leadership ma se la può godere per un paio d giri. Nella 12esima tornata, Verstappen sfrutta la scia della Mercedes, effettua il sorpasso e si prende il primo posto. L’olandese comincia a inanellare giri veloci, sfruttando l’eccellente rendimento della sua monoposto con le gomme dure.
La gara scivola via senza sussulti e, a partire da metà gara, guadagna progressivamente terreno su Hamilton, unico alfiere della Mercedes dopo il ritiro di Russell. L’inglese prova ad alzare il ritmo, ma dopo 40 dei 58 giri il ritardo dal leader è superiore ai 9”. Hamilton non può mollare, perché alle sue spalle Alonso incalza a caccia del secondo posto. Verstappen decide di vivacizzare la situazione con un’escursione sull’erba alla fine del 48esimo giro.
Chi pensa che la Red Bull abbia qualche problema deve ricredersi immediatamente. L’olandese ripulisce le gomme e realizza il giro più veloce (1’20″342) provando a spegnere le residue ambizioni degli inseguitori. A spezzare la monotonia, provvede nel 54esimo passaggio l’incidente alla Haas di Kevin Magnussen: la monoposto urta contro il muro e perde la ruota posteriore destra. Troppi detriti in pista, gara congelata con l’esposizione della bandiera rossa. I piloti tornano ai box e ripartono da fermi dalla griglia: una mini-gara per gli ultimi 2 giri. Si ricomincia, Verstappen difende il primo posto ma alle sue spalle succede di tutto. Alonso è out, così come le due Alpine di Pierre Gasly e Esteban Ocon. L’altra Aston Martin di Stroll, per completare il quadro, è parcheggiata nella ghiaia. Ancora bandiera rossa, gara di nuovo ferma in attesa di capire cosa succede: si riparte? Finisce qui? Chi si è ritirato? Qual è la classifica? Dopo quasi 20 minuti di mistero, il verdetto: l’ultimo giro viene percorso alle spalle della safety car. Verstappen vince, Hamilton è secondo e Alonso terzo. A complicare la situazione c’è una penalità di 5” inflitta a Sainz: lo spagnolo precipita in 12esima posizione, il disastro Ferrari è completo. (Adnkronos)